Dopo l’attacco razzista contro sei giovani immigrati, la solidarietà dell’Associazione alle vittime dell’aggressione. «Non riduciamo quanto avvenuto al gesto di un folle. La politica sia ferma nel condannare la deriva xenofoba»
Aics condanna fermamente quanto avvenuto nei giorni scorsi a Macerata, dove un uomo ha sparato contro alcuni giovani migranti, ferendone gravemente sei. «Si tratta in piena regola di un atto terroristico, di un raid razzista gravissimo in quanto tale – mette in chiaro da subito il presidente di Aics, Bruno Molea. Prima di tutto, piena solidarietà alle vittime della turpe aggressione: giovani di origine africana, per lo più richiedenti asilo, tali e quali ai ragazzi che ospitiamo nei nostri centri di prima accoglienza». Quanto accaduto, ribadisce Molea, «non è solo atto gravissimo e da condannare, ma il segnale di un imbarbarimento dei tempi che non va sottovalutato. Il razzismo, la violenza, la cieca ossessione della supremazia sono facce di una stessa medaglia che abbiamo già visto e vissuto sulla nostra pelle. Non sono così lontani nel tempo le leggi razziali, eppure c’è ancora oggi una certa politica che non solo non sa condannare con fermezza quanto avvenuto a Macerata, ma offre addirittura pericolose sponde alla deriva xenofoba. Alla politica, tutta, e alle istituzioni va l’appello di Aics perché qualsiasi forma di razzismo, violenza e paura non siano alimentate, semmai sedate sul nascere con senso di responsabilità. Educhiamo i nostri ragazzi all’uguaglianza e al dialogo tra popoli, nelle case, nelle scuole, nelle palestre, nelle parrocchie, o presto sarà troppo tardi».