Intervista al presidente del comitato provinciale Giuseppe Ciccone
Una settantina di circoli per circa 4.000 soci: sono questi i numeri del Comitato provinciale di Savona, guidato da Giuseppe Ciccone, al suo secondo mandato. Un Comitato insediato su un territorio a forte vocazione turistica: «Nell’immaginario collettivo, la nostra non è sempre percepita come una città balneare: in realtà, Savona vanta una secolare tradizione di attività legate alla balneazione turistica. Possiede un arenile naturale unico nell’arco ligure ed è per questo che vogliamo valorizzare, fra le altre, le associazioni sportive e ricreative legate al mare», spiega il Presidente Ciccone.
AICS Savona è stata protagonista, lo scorso mese, nell’ambito dello Sport Open Day, kermesse patrocinata dal CONI e pensata per promuovere la pratica sportiva di base. Esibizioni, gare, dimostrazioni, precedute da incontri aperti e gratuiti che hanno riscosso un enorme successo di pubblico. Moltissime le discipline coinvolte, fra le quali pattinaggio, ballo sportivo ed equitazione. Ma il Comitato provinciale di Savona svolge un ruolo di primo piano anche negli sport meno tradizionali: dalla Pet Therapy – una forma di terapia basata sulle emozioni derivanti dal contatto ravvicinato con gli animali – alla Nordic Walking – una camminata che si effettua con il supporto di un particolare tipo di bastone, per aumentare il dispendio energetico, apportando benefici al sistema cardiocircolatorio.
AICS Savona conta inoltre tra le proprie eccellenze il circolo “Vanni FMX”, diretto dal campione di motocross acrobatico, Vanni Oddera. «Oddera abbina il motocrossfreestyle alla mototerapia per i disabili, di cui è stato il “fondatore”, in un certo senso. Nei suoi show è lui stesso a condurre sulla propria moto chiunque abbia voglia di correre: per chi è costretto su una sedia a rotelle si tratta di un’esperienza unica, in grado di donare un fortissimo senso di libertà», spiega Ciccone. L’idea di Oddera ha varcato i confini nazionali e oggi la mototerapia è praticata anche in Colombia, Messico, Russia, Spagna ed Uruguay. A testimonianza di come lo sport, anche quello considerato estremo, possa essere per tutti, senza esclusioni.
Susanna Mantioni