Massa Carrara
MASSA CARRARA, UNA MANO PIENA DI SOLIDARIETA’ TESA AL POPOLO UCRAINO
Medicine, cibo e pannolini per i bambini. Coperte pesanti per affrontare il freddo, vestiti invernali. Ma anche giochi, passeggini, tutto quello che può servire. C’è chi vorrebbe anche fare offerte in denaro ma ora i soldi servono a poco, anche perché quasi tutti i bancomat sono fuori uso. Servono aiuti immediati, beni di prima necessità per il popolo ucraino. Per chi fugge dalla guerra ma anche per chi ha deciso di restare, di difendere la casa dove è nato e cresciuto, magari pure imbracciando le armi. Un grido che arriva da migliaia di chilometri di distanza, che viaggia veicolato soprattutto sui canali che ancora restano aperti, come Telegram mentre altri social hanno i flussi ridotti al minimo. Un grido accolto dal grande cuore della comunità locale e in pochissime ore è diventato un battito corale andando ben oltre i confini della provincia apuana. Quintali di donazioni. E’ un messaggio pesante quello che sta partendo da Montignoso, dai magazzini della Casa della solidarietà gestita da Aics Solidarietà e nella sede del comitato provinciale AICS di via Sforza a Montignoso (Ms) e da quello organizzato in fretta e furia nella zona di Consorzio imprese della Renella. Un messaggio carico di speranza e di solidarietà in centinaia di sacchi e pacchetti arrivati nel giro di pochissime ore, da catalogare e organizzare in scatole ben sigillate da caricare su furgoni e tir diretti verso Polonia e Romania, al confine con l’Ucraina. Tutto è partito dall’iniziativa di alcuni ucraini e russi che abitano nella nostra provincia: loro hanno risposto a una catena umanitaria di aiuti che arriva dalle rispettive comunità nel nord Italia. A Montignoso hanno subito trovato il supporto operativo dell’associazione Amici dei bambini affiliata Aics, di Fiorella Ciregia, e della Casa della solidarietà di Aics , in prima fila la presidente solidarietà Chiara Bigini con la presidente del Comitato Aics Carla Peruta, che hanno mosso le truppe dei volontari, circa una ventina in campo. E i numeri servivano tutti perché la risposta è stata collettiva. «Poche ore dopo l’annuncio su Facebook – raccontano – si è scatenata la gara di solidarietà. Come “Casa” avevamo già alcune cose pronte, in sede, donate durante l’anno ma la risposta della popolazione è stata incredibile. C’era la coda di macchine per alcune ore in via Sforza. Lunedì sera i pacchetti arrivavano fino al cancello e siamo rimasti fino a tarda notte per lavorare, organizzarli e spostarli nel magazzino comunale». Carla Peruta dichiara che hanno dovuto sospendere per ora le donazioni, c’è da pensare alle priorità: «Alimenti e medicine, coperte e indumenti per i bambini, vestiti pesanti per affrontare l’inverno. Sono già partiti tre furgoni cabinati pieni e ora stiamo organizzando un tir che dovrebbe partire domani .Tutte queste donazioni ci hanno riempito il cuore».