Ad Alghero (SS), Sabato 30 Aprile 2022
Lo scorso Sabato 30 Aprile 2022 si è tenuto a battesimo il Convegno sul Primo Centro di Formazione Ambientale Permanente firmato AiCS. Durante il Convegno, presso la Sala Conferenze – Lo Quarter di Alghero (SS), sono stati trattati obiettivi futuri chiari e condivisi, riguardo il tema degli Eco- Balneari.
Con un gruppo di balneari della Gallura, tra cui Stefano Pisciottu – Presidente dell’ASD Porto Liscia, è stato inaugurato il primo Centro di Formazione Ambientale Permanente AICS in Italia, vista la propria storica propensione in favore dell’ambiente.
Grazie al Comune di Alghero, e ad alcuni degli intervenuti, il Sindaco Mario Conoci, l’Assessore all’ambiente Andrea Montis, il Presidente della Commissione Ambiente Christian Mulas, il Presidente dei balneari della Sardegna Claudio del Giudice, il membro del direttivo del sindacato dei balneari della Gallura Stefano Pisciottu, il Presidente del Comitato Provinciale AiCS di Sassari Francesco Cassano e il Responsabile AICS Ambiente Andrea Nesi, la questione concessione dei balneari è tornata alla ribalta.
Sebbene il settore sia poco conosciuto se non per luoghi comuni, attiene ad una tematica più generale di regolamentazione su cui l’Europa non intende più derogare. Si comprende anche come vi sia la necessità di rendere questo ambito più vivace ed efficiente, nell’interesse dello Stato, considerando che in Italia vi siano 8000 km di coste sulle quali operano circa 30.000 balneari.
“E non v’è dubbio che la spiaggia, in quanto baluardo fronte mare, rappresenti un nodo cruciale per la tutela e la promozione dell’ambiente.” Afferma Nesi. “Per questo pensiamo che il ruolo del balneare debba essere valorizzato e comunicato all’esterno e per questo, infine, lanciamo i Centri di Formazione Ambientale Permanente AICS che avranno come attori proprio i balneari. Con attività di formazione in ingresso, durante l’anno e l’obbligo di realizzare eventi ambientali ed ospitare biologi per sessioni di empowerment destinati alle nuove generazioni, pensiamo di far conoscere ai più ciò che molti balneari già fanno da sempre, ma pensiamo che possano essere strumenti da inserire in forma di premialità quando si tornerà a parlare di bandi per l’assegnazione delle concessioni”.
“Il balneare, non l’industriale della balneazione che rappresenta comunque una ristretta minoranza ed è coinvolto su altri livelli e che non va, anch’esso, demonizzato, è un riferimento per gli utenti in spiaggia, anche per le spiagge libere! Ma è anche un tassello ineludibile di un sistema turistico integrato. E’ in grado di lasciare un’impronta sui turisti, potrebbe veicolare prodotti agroalimentari del territorio anche per un semplice panino, promuovendo lo stile mediterraneo, la valorizzazione delle piccole imprese produttrici del territorio ed aiutando l’ambiente con il mai troppo applicato km zero o giù di lì” continua Nesi. “Insomma un vero strumento di marketing territoriale a disposizione di comuni e regioni.”
Soave Palombo