I volontari e gli operatori di AiCS Ungheria, guidati da Giovanni Colosimo, hanno viaggiato fino al confine ucraino per consegnare al popolo in guerra materiale di conforto. Nei pacchi: cibo, vestiti, medicinali, materiale elettronico e doni raccolti da AiCS in Friuli e a Budapest, tra cui un carico di magliette AiCS donate dal comitato regionale del Friuli Venezia Giulia e destinati ai bimbi ucraini.
“Abbiamo toccato con mano il grande impegno e solidarietà del Sindaco del confine con l’ucraina, che non citiamo per sicurezza sua e della sua comunità – spiega il coordinatore di AiCS Ungheria Giovanni Colosimo -, che ha messo a disposizione una scuola adattandola alle esigenze e mettendo in moto una perfetta macchina di assistenza, insieme allo IOM, per accogliere le persone che fuggono dai territori di guerra, ancora oggi. Da questa esperienza risalta non solo l’aspetto umano ma anche una particolare emozione nel guardare negli occhi e parlare con famiglie, anziani e bambini che ci rivolgevano un sorriso, un gesto di simpatia e qualcuno ci raccontava di altri italiani che nei primi giorni di guerra erano presenti in quelle zone per sostenerli ed aiutarli nei loro bisogni”.
In quella macchina di aiuti umanitari, c’era pure un’altra presenza italiana – ricorda Colosimo: “Il console Roberto Sarcià da subito operativo nella città al confine con l’Ucraina, per un lungo periodo in rappresentanza del nostro Paese. Purtroppo in questa occasione doveva rinunciare, con grande rammarico, a venire con noi per altri impegni. Lanciamo da subito l’idea di un’altra grande raccolta di generi alimentari non deperibili, medicinali e vestiti per bambini, per un nuovo viaggio in quelle terre, con la speranza che presto si possa scrivere la parola FINE a questa assurda guerra”.