30 maratone in un mese: oltre 1.200 chilometri percorsi tutti i giorni da fine gennaio a fine febbraio per sensibilizzare il territorio alla riduzione del consumo di plastica. E’ la storia incredibile di Giancarlo Magli, , tecnico Fidal, massofisioterapista di professione e runner che collabora anche con AiCS per l’associazione sportiva Jump & Fly.
Il tecnico si è ritrovato tutte le mattine di febbraio allo Stadio Gabre Gabric di Brescia, per intraprendere ogni giorno i suoi 42.198 km fino a raggiungere il parco delle Cave. Messa da parte l’impresa titanica, ora Giancarlo non si ferma. Al contrario, la soddisfazione per il traguardo raggiunto spinge il runner affiliato all’AiCS a programmare nuove iniziative, tutte sempre collegate da uno scopo ben preciso. “Devo ammettere – sintetizza il massoterapista – che non è stato facile completare quanto mi ero prefissato. Con il passare dei giorni la stanchezza si accumulava ed è diventato sempre più impegnativo trovare le energie per percorrere ogni giorno i 42.198 km. Non si è trattato di una sfida agonistica o di una sorta di gara con me stesso. La molla che mi ha spinto è stata piuttosto la volontà di provare a fare qualcosa per sensibilizzare il maggior numero possibile di persone sulla necessità di rispettare e tutelare l’ambiente, un’esigenza che dev’essere sempre più al centro dell’attenzione, anche perché la salute del territorio che ci circonda, e che troppo spesso “feriamo” con comportamenti scorretti e sconsiderati, è direttamente collegata alla nostra”.
Proprio la consapevolezza di continuare a “spendersi” a difesa di un ambiente pulito e rispettato ha già spinto Magli a definire il nuovo progetto: “Con gli stessi obiettivi nella seconda metà di ottobre correrò per dieci giorni consecutivi altrettante “sei ore”. I dettagli si stanno definendo, ma posso anticipare fin d’ora che sarà una nuova occasione per sensibilizzare le persone e farle riflettere sull’importanza dell’ambiente. Lo “Stadio Gabre Gabric” potrebbe essere ancora il quartier generale dell’impresa, come già è avvenuto lo scorso febbraio del resto, e poi il percorso dovrebbe dirigersi sempre verso il Parco delle Cave (località Canneto) proprio per valorizzare a dovere un’area verde che non solo deve richiamare l’attenzione di un numero crescente di persone sul tema ecologico, ma devo spingere molti a prendersi cura direttamente di una risorsa insostituibile come l’ambiente”.