Incontro tra il presidente Molea e il generale Domenico Rossi. L’ex Sottosegretario di Stato alla Difesa: “Sport è addestramento ma anche condivisione e disciplina: promuoverne la pratica tra le forze armate è di vitale importanza”
Un settore Aics rivolto al mondo sportivo dilettantistico delle forze armate e di sicurezza, perché anche lo sport non professionistico praticato dai militari possa rivolgersi alla rete associativa e di servizi garantita da Aics così da svilupparsi e contribuire alla crescita della stessa pratica sportiva nelle caserme. Questa l’idea alla base della collaborazione appena avviata tra Aics e il generale Domenico Rossi, ex Sottosegretario di Stato alla Difesa e già Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito.
“Le realtà sportive di questo mondo sono di due tipi – ha spiegato il generale Rossi al termine dell’incontro con il presidente di Aics Bruno Molea -: da una parte ci sono i gruppi sportivi che rappresentano le eccellenze e il professionismo, dall’altra c’è una grande maggioranza di persone che, dal singolo a gruppi organizzati, fanno sport amatoriale e dilettantistico. Questi potrebbero trovare in Aics un punto di riferimento importante, se si conta che la pratica sportiva è di vitale importanza per le forze armate. Questo, non solo come base fisica di addestramento, ma come educazione allo spirito di gruppo, alla condivisione, alla disciplina e al rispetto delle regole”. Dunque, l’esperienza del generale Rossi come trait d’union tra il mondo delle forze armate e Aics, laddove l’Associazione possa mettere la propria rete a servizio di caserme e gruppi sportivi organizzati. “Di questo e di altro ho già parlato con il presidente Molea e nei prossimi giorni ci metteremo al lavoro per elaborare un piano a riguardo – rimarca il generale Rossi, che in qualità di Sottosegretario di Stato presenziò anche al congresso dell’Associazione del 2017 -. Sport è anche efficienza fisica: per questo, non vi è persona all’interno delle forze armate che non lo pratichi. Ma non solo”. Non a caso, si è costituito nel tempo anche un gruppo paralimpico, al quale partecipano per lo più militari reduci da teatri di guerra e missioni con disabilità fisiche, anche importanti. “Anche su questo fronte, Aics può essere d’aiuto in qualità di ente di promozione sportiva paralimpica – sottolinea Rossi -. In quel gruppo, che riunisce sia eccellenze che amatori, i nostri militari hanno potuto recuperare lo slancio sia emotivo che fisico verso l’impegno per la costruzione di sé. Lo trovo importantissimo e vitale, così come vitale è sostenerlo attraverso un’opera di promozione sportiva efficace e preparata”. (p.c.)