Il 28 giugno del 1969 il mondo è cambiato definitivamente. Quella notte un gruppo di persone, le più emarginate e discriminate, hanno deciso di non voler più assistere in silenzio ai soprusi odiosi della autorità. Quella notte Silvia Rivera e Marsh P. Johnson, tra le altre, hanno scagliato il loro tacco vertiginoso contro la polizia entrata per l’ennesima retata contro un bar, lo Stonewall Inn, notoriamente frequentato da “depravati” e “invertiti”.
Quel tacco, infatti, diede vita ai cosiddetti “Moti di Stonewall”, una protesta, un’insurrezione che diede sfogo alla rabbia e alla frustrazione della comunità LGBT+ (come la chiameremmo oggi) statunitense, stufa dei soprusi e delle violenze subite ma stufa allo stesso modo del silenzio e dell’omertà della società in generale che aveva scelto di ignorarla, anche quando chiedeva disperatamente aiuto.
Quella rivolta ha cambiato la storia del mondo. Dall’anno successivo la comunità LGBT+ statunitense prima, e mondiale subito dopo, ha cominciato a celebrare i Moti di Stonewall ogni anno, nel mese di giugno. Così sono nati i Pride. Questa ricorrenza rappresenta un momento di eccezionale importanza per la comunità LGBT+ mondiale. Nel 2019 si celebreranno i 50 anni dai Moti di Stonewall e, per festeggiarli, verrà organizzato un World Pride proprio nella città dove tutto ha avuto inizio: New York.
Il 2019 sarà una data importante anche per noi in Italia. Nel 1979, infatti, si tenne a Pisa il primo Corteo del Movimento Omosessuale Italiano e quest’anno ne ricorre il 40esimo anniversario. Nel 1994, poi, a 25 anni dalla rivolta che ha cambiato la nostra storia, a Roma si è tenuto il primo Pride unitario. Migliaia di persone si sono riversate per le strade della Capitale dando inizio a una manifestazione che, nel corso degli anni, si è affermata come il più grande evento di piazza LGBT+ italiano e uno dei maggiori del Paese.
Nel corso di questi 25 anni Roma ha ospitato il primo World Pride della storia, nel 2000. Ideato, organizzato e fortemente voluto contro tutto e tutti dal Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli che ha candidato la Capitale per ospitare di nuovo, dopo 25 anni, il World Pride del 2025. Per tutte queste ragioni, il 28 giugno del 2019 GAYCS – il settore Lgbt di Aics – sarà a New York come delegazione italiana LGBT+ . Sarà l’occasione per compiere il primo passo, uniti, a sostegno della candidatura di Roma per il World Pride del 2025. Sarà l’occasione per celebrare i traguardi di questi 50 anni, ma anche per ricordare quanto ancora c’è da lottare in tutto il mondo.
GAYCS E ROMA EUROGAMES 2019 AL PRIDE CON OLTRE 50 ASSOCIAZIONI LGBT ITALIANE A NEW YORK VERSO IL WORLD PRIDE A ROMA DEL 2025
