Il 10 aprile nel Salone d’Onore del Coni, la conferenza programmatica nazionale sulla Promozione sportiva dal titolo “Promuovere lo sport, promuovere la vita”: anche Aics tra i promotori. Interverranno il presidente Coni Malagò e i Sottosegretari di Stato Giorgetti e Valente
Mercoledì 10 Aprile a Roma, presso il Salone d’Onore del CONI, si terrà la prima Conferenza Programmatica Nazionale della Promozione Sportiva, dal titolo ‘Promuovere lo sport, promuovere la vita’, organizzata dall’Osservatorio Permanente Sulla Promozione Sportiva.
Moderato dalla giornalista Simona Rolandi, l’evento si aprirà con i contributi del Presidente del CONI Giovanni Malagò e del Sottosegretario di Stato l’On. SimoneValente.
Nella prima sessione dal titolo: ‘Un modello di offerta sportiva per tutti’ interverranno il presidente AICS Bruno Molea, il Giornalista sportivo Gianfranco Colasante, il Direttore Generale dell’Istituto Credito Sportivo Paolo D’Alessio, il Presidente di Acquanetwork Marco Tornatore e il rappresentante del Comitato “Salviamo lo Sport Dilettantistico” Celestino Bottoni.
Sul tema ‘La promozione Sportiva: un mondo in continua crescita’ dibatteranno il Presidente ASI Sen. Claudio Barbaro, il Direttore nazionale di Special Olympics Italia Alessandra Palazzotti, il Campione Olimpico Daniele Masala, l’Avvocato Guido Valori e il Giornalista sportivo Valerio Piccioni.
Dopo la presentazione dei dati di ricerca, da parte del Professor Luca Fornaciari dell’Università di Parma, interverranno, in chiusura, il Presidente del CONI Giovanni Malagò e il Sottosegretario di Stato l’On. Giancarlo Giorgetti.
Partendo dunque dai dati e dai numeri socio-economici rilevati dall’Osservatorio, la Conferenza vuole ragionare sulle linee guida su cui impostare le strategie che plasmeranno il prossimo futuro di un mondo capace di coinvolgere oltre 7 milioni e mezzo di tesserati.
Nato a fine del 2017 su iniziativa di un gruppo di Enti di Promozione Sportiva, e affiancato scientificamente dal Centro di Ricerche sullo Sport (CeRS) del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma, l’Osservatorio Permanente Sulla Promozione Sportiva si pone l’obiettivo di evidenziare il valore del mondo della promozione sportiva attraverso un’analisi oggettiva che ne mostri il lato sociale, educativo, promozionale ed economico. Ad oggi gli Enti che compongono l’Osservatorio sono nove: ACSI, AICS, ASC, ASI, CSEN, ENDAS, LIBERTAS, MSP e OPES.
Moderato dalla giornalista Simona Rolandi, l’evento si aprirà con i contributi del Presidente del CONI Giovanni Malagò e del Sottosegretario di Stato l’On. SimoneValente.
Nella prima sessione dal titolo: ‘Un modello di offerta sportiva per tutti’ interverranno il presidente AICS Bruno Molea, il Giornalista sportivo Gianfranco Colasante, il Direttore Generale dell’Istituto Credito Sportivo Paolo D’Alessio, il Presidente di Acquanetwork Marco Tornatore e il rappresentante del Comitato “Salviamo lo Sport Dilettantistico” Celestino Bottoni.
Sul tema ‘La promozione Sportiva: un mondo in continua crescita’ dibatteranno il Presidente ASI Sen. Claudio Barbaro, il Direttore nazionale di Special Olympics Italia Alessandra Palazzotti, il Campione Olimpico Daniele Masala, l’Avvocato Guido Valori e il Giornalista sportivo Valerio Piccioni.
Dopo la presentazione dei dati di ricerca, da parte del Professor Luca Fornaciari dell’Università di Parma, interverranno, in chiusura, il Presidente del CONI Giovanni Malagò e il Sottosegretario di Stato l’On. Giancarlo Giorgetti.
Partendo dunque dai dati e dai numeri socio-economici rilevati dall’Osservatorio, la Conferenza vuole ragionare sulle linee guida su cui impostare le strategie che plasmeranno il prossimo futuro di un mondo capace di coinvolgere oltre 7 milioni e mezzo di tesserati.
Nato a fine del 2017 su iniziativa di un gruppo di Enti di Promozione Sportiva, e affiancato scientificamente dal Centro di Ricerche sullo Sport (CeRS) del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma, l’Osservatorio Permanente Sulla Promozione Sportiva si pone l’obiettivo di evidenziare il valore del mondo della promozione sportiva attraverso un’analisi oggettiva che ne mostri il lato sociale, educativo, promozionale ed economico. Ad oggi gli Enti che compongono l’Osservatorio sono nove: ACSI, AICS, ASC, ASI, CSEN, ENDAS, LIBERTAS, MSP e OPES.

L’iniziativa si è tenuta in Comune nell’ambito di Cremona una città per lo sport
Presentata in Sala Quadri di Palazzo Comunale a Cremona, nell’ambito delle iniziative di Cremona una città per lo sport, la prima ricerca scientifica sugli Enti di Promozione Sportiva (EPS) in Italia, condotta dall’Osservatorio Permanente sull’Attività Sportiva dell’Università di Parma e dello Studio SG Ghiretti & Plus, e alla quale ha partecipato la stessa AICS.
La ricerca, presentata in anteprima nazionale dal professor Roberto Ghiretti, consulente del Master in Economia dello Sport a Parma, è stata introdotta dalle riflessioni e dai saluti dell’assessore allo Sport del Comune di Cremona Mauro Platè, di Renato Bandera, consigliere regionale del CONI Lombardia per gli Enti di promozione e dirigente Aics, Alessia Vallara, presidente di AICS Cremona, e da Oreste Perri, Presidente regionale del CONI, affiancato dal Delegato del CONI Point locale Tiziano Zini.
Si tratta di una ricerca particolarmente significativa in quanto, per la prima volta, un Dipartimento Economico di un Ateneo approccia questa variegato e ricco mondo degli enti di promozione sportiva e verrà presentata anche al CONI Nazionale, il prossimo 10 aprile, nel Salone d’Onore del Foro Italico, a Roma.
La presentazione del professor Ghiretti ha evidenziato che i 15 enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI coinvolgono oltre 7 milioni e settecentomila tesserati sportivi, quasi 95.000 società sportive, che equivale a quasi il 60% di tutti i praticanti continuativi in Italia. Se considerassimo la totalità degli abitanti italiani, significa che oltre il 13% è tesserato presso un Ente di Promozione Sportiva. È stato evidenziato come tali enti sviluppano iniziative sportive, favoriscono integrazione di fasce problematiche della popolazione, organizzano campionati amatoriali, realizzano concretamente la parità di genere e salvaguardano la salute psicofisica di ogni persona associata.
Caratteristica peculiare di questi enti, inoltre, è di essere capillarmente diffusi in ogni Regione, anche nei centri più piccoli e isolati, garantendo coesione sociale, la ragione dello stare insieme tra le persone attive, offrendo la possibilità a tutti, giovanissimi, giovani, maturi ed anziani, di entrambi i sessi, e di ogni condizione di mostrare i loro talenti nello sport, praticando innumerevoli discipline, anche innovative e di nicchia.
Un mondo inoltre che risulta essere ad alta presenza femminile con una percentuale di atlete tesserate vicino al 50%, molto più alta se paragonata ai numeri di Federazioni Sportive e Discipline Associate.
La ricerca evidenzia inoltre l’impatto socio economico degli Enti di promozione sportiva che si evidenzia dal numero di gare e di manifestazioni sportive organizzate sul territorio: sono infatti circa 50.000 gli eventi organizzati ogni mese (oltre 1600 eventi organizzati in media giornalmente in Italia).
Numeri estremamente rilevanti, soprattutto se si considera l’analisi dell’indotto di queste manifestazioni. Solo per le finali nazionali si può stimare un indotto di circa 310.000 euro che moltiplicato per il numero di finali nazionali organizzato da questi enti significa un totale annuo di quasi 93 milioni di euro.
La ricerca, presentata in anteprima nazionale dal professor Roberto Ghiretti, consulente del Master in Economia dello Sport a Parma, è stata introdotta dalle riflessioni e dai saluti dell’assessore allo Sport del Comune di Cremona Mauro Platè, di Renato Bandera, consigliere regionale del CONI Lombardia per gli Enti di promozione e dirigente Aics, Alessia Vallara, presidente di AICS Cremona, e da Oreste Perri, Presidente regionale del CONI, affiancato dal Delegato del CONI Point locale Tiziano Zini.
Si tratta di una ricerca particolarmente significativa in quanto, per la prima volta, un Dipartimento Economico di un Ateneo approccia questa variegato e ricco mondo degli enti di promozione sportiva e verrà presentata anche al CONI Nazionale, il prossimo 10 aprile, nel Salone d’Onore del Foro Italico, a Roma.
La presentazione del professor Ghiretti ha evidenziato che i 15 enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI coinvolgono oltre 7 milioni e settecentomila tesserati sportivi, quasi 95.000 società sportive, che equivale a quasi il 60% di tutti i praticanti continuativi in Italia. Se considerassimo la totalità degli abitanti italiani, significa che oltre il 13% è tesserato presso un Ente di Promozione Sportiva. È stato evidenziato come tali enti sviluppano iniziative sportive, favoriscono integrazione di fasce problematiche della popolazione, organizzano campionati amatoriali, realizzano concretamente la parità di genere e salvaguardano la salute psicofisica di ogni persona associata.
Caratteristica peculiare di questi enti, inoltre, è di essere capillarmente diffusi in ogni Regione, anche nei centri più piccoli e isolati, garantendo coesione sociale, la ragione dello stare insieme tra le persone attive, offrendo la possibilità a tutti, giovanissimi, giovani, maturi ed anziani, di entrambi i sessi, e di ogni condizione di mostrare i loro talenti nello sport, praticando innumerevoli discipline, anche innovative e di nicchia.
Un mondo inoltre che risulta essere ad alta presenza femminile con una percentuale di atlete tesserate vicino al 50%, molto più alta se paragonata ai numeri di Federazioni Sportive e Discipline Associate.
La ricerca evidenzia inoltre l’impatto socio economico degli Enti di promozione sportiva che si evidenzia dal numero di gare e di manifestazioni sportive organizzate sul territorio: sono infatti circa 50.000 gli eventi organizzati ogni mese (oltre 1600 eventi organizzati in media giornalmente in Italia).
Numeri estremamente rilevanti, soprattutto se si considera l’analisi dell’indotto di queste manifestazioni. Solo per le finali nazionali si può stimare un indotto di circa 310.000 euro che moltiplicato per il numero di finali nazionali organizzato da questi enti significa un totale annuo di quasi 93 milioni di euro.