di Pier Luigi Ferrenti, responsabile Organizzazione
Non passa settimana, ormai, che le Associazioni Sportive e gli Enti del Terzo Settore non si trovino di fronte a nuove proposte di legge, emanazioni di decreti, pubblicazione di circolari esplicative. Non è sempre facile farsene un quadro preciso e riuscire a coglierne sino in fondo l’importanza. La nostra newsletter vuol provare ad assolvere questa funzione, anche quando, come in questo caso, si limita a fornire informazioni su quello che si sta muovendo, rimandando le analisi a successivi approfondimenti.
Partendo da casa nostra, raccontiamo pertanto cosa stia facendo la Direzione Nazionale per consentire di fornire al Registro CONI informazioni sulle attività didattiche, formative e sportive organizzate dalla nostra Associazione e a cui partecipano le ASD/SSD affiliate.
Restando in tema di registri, accogliamo con favore il significativo passo in avanti fatto per arrivare all’istituzione del Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS), mentre sono in dirittura d’arrivo due importanti decreti previsti dal Codice del Terzo Settore (CTS): quello sulle attività diverse (articolo 6 CTS) e quello sulle linee guida per la redazione del bilancio sociale. I due decreti hanno avuto il via libera da parte della Cabina di Regia che, (art.97 CTS) ha l’importante compito di “coordinare, in raccordo con i ministeri competenti, le politiche di governo e le azioni di promozione e di indirizzo delle attività degli enti del Terzo settore.”
A proposito di organismi previsti dal Codice, è di questi giorni la notizia (vedi AICS ON Line del 28 marzo scorso) della nomina del nostro Presidente Bruno Molea, in quanto presidente di FICTUS, quale componente del Consiglio nazionale del Terzo Settore: una nomina che ci riempie di soddisfazione per il riconoscimento che è stato dato al nostro Presidente e che ci caratterizza per quello che facciamo non solo in ambito sportivo ma anche nel quadro del più vasto panorama sociale nel nostro Paese.
Far parte di un osservatorio privilegiato ci consentirà inoltre di seguire più da vicino il percorso della riforma, data l’importanza del ruolo del Consiglio nazionale, al quale il CTS (articolo 60), attribuisce svariati compiti in materia di pareri sugli atti normativi che riguardano il terzo settore e sulle modalità di utilizzo delle risorse finanziarie previste dall’art. 72 del CTSe, nonché funzioni di vigilanza, monitoraggio e controllo.
Infine, nella newsletter si darà cenno del contenuto delle proposte di legge delega sulla riforma dello sport e sulla riforma del codice civile, per l’impatto che esse, una volta approvate, avranno anche sulla nostra organizzazione.
Registro CONI 2.0. Il programma “Eventi”
Per facilitare l’invio al Registro CONI delle attività didattiche, formative e sportive a cui partecipano le ASD/SSD affiliate, abbiamo come noto realizzato il programma“Eventi”, attivo dal mese di gennaio e parte integrante del programma di tesseramento on line.
In questi giorni, i Comitati Provinciali e Regionali stanno ricevendo la seconda edizione del manuale d’uso, aggiornata in base all’evoluzione che il programma ha avuto in questi primi due mesi di sperimentazione. Moltissime le novità, tra le quali, di grande rilievo, la possibilità data alle ASD/SSD affiliate di inserire direttamente i partecipanti alle attività didattiche e sportive. Per quanto riguarda le attività didattiche, inoltre, le affiliate possono ora inviare on line la richiesta di autorizzazione, e il Comitato provinciale convalidare analogamente l’attività e consentire il suo inoltro agli uffici nazionali per il successivo invio al registro CONI.
Con il prossimo numero di AICS on line il manuale, come già fatto con la prima edizione, sarà scaricabile da parte di tutte le Associazioni sportive affiliate, per le quali inserire nel Registro le attività a cui partecipano è di assoluta importanza. Come riporta infatti in merito la circolare 18/E Agenzia delle Entrate del 1° agosto 2018, la previsione di inserire all’interno del Registro CONI, a partire dal 2019, le attività sportive, formative e didattiche svolte dalle associazioni e società sportive dilettantistiche, sotto l’egida degli Organismi affilianti, assolve, per l’Amministrazione finanziaria, una importante funzione ricognitiva degli enti sportivi dilettantistici ed è, quindi, particolarmente utile anche ai fini della selezione delle attività di controllo in merito alla spettanza dei benefici fiscali per essi previsti.
Una stretta collaborazione tra comitati territoriali e ASD/SSD affiliate è indispensabile affinché le attività a cui esse partecipano siano trasmesse al Registro.
Affidata a Infocamere la gestione informatica del Registro Unico del Terzo Settore
Con una convenzione firmata alla fine del mese scorso, il Ministero del Lavoro e Unioncamere (Ente pubblico che ha tra i suoi compiti il supporto alle Camere di Commercio per la tenuta del Registro Imprese) hanno affidato ad Infocamere (società che per conto delle Camere di Commercio gestisce i dati delle imprese) la gestione informatica del Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS).
Tale accordo, di fatto, concretizza quello che da tempo era stato anticipato, e sostanzia l’avvio dell’iter per la realizzazione del RUNTS, prevedendo che nel termine massimo di 18 mesi dovrà essere resa tecnicamente possibile l’iscrizione nello stesso degli Enti del Terzo Settore.
Il RUNTS conterrà tra l’altro, per ciascun Ente, informazioni in merito a denominazione, forma giuridica, codice fiscale, partita IVA, sede legale, rappresentanza legale, titolari di cariche sociali, rendiconti finanziari, rendiconti delle raccolte fondi, bilanci.
Non è invece stato modificato il termine (3 agosto 2019) entro il quale, come previsto dal decreto legislativo n. 105/2018, APS, ODV, e ONLUS dovranno modificare il loro statuto. Non possiamo che unirci al ripetersi degli appelli (vedi non ultimo quello del prof. Stefano Zamagni) affinché, data la prevedibile entrata in funzione del Registro non quest’anno ma nel 2020, tale termine sia ulteriormente prorogato.
Come andiamo da tempo ripetendo nei nostri incontri formativi, modificare lo statuto è obbligatorio ma, in considerazione del fatto che molte questioni devono essere ancora chiarite e i termini di scadenza potrebbero ancora essere prorogati, si consiglia le APS/ODV/ONLUS affiliate di aspettare ancora un po’ di tempo (almeno un paio di mesi) prima di farlo.
Per quanto riguarda i comitati provinciali e regionali, indicazioni puntuali saranno fornite nel corso dell’Assemblea Nazionale che si terrà a metà maggio.
I Decreti sulle attività diverse e le linee guida del bilancio sociale
Lo scorso 7 marzo, la cabina di Regia del Terzo Settore ha dato parere positivo a due decreti del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali da tempo attesi e giudicati dal sottosegretario Durigon “provvedimenti fondamentali”: quello che regola lo svolgimento delle attività diverse che gli enti del terzo settore potranno svolgere, entro determinati limiti, per finanziare le attività di interesse generale, e quello contenente le linee guida per la redazione del bilancio sociale.
In particolare, spetterà agli organi direttivi degli Enti stabilire a quale criterio attenersi, tra quelli previsti, affinché le “attività diverse” siano ritenute secondarie e strumentali rispetto a quelle di interesse generale che caratterizzano le organizzazioni del terzo settore: per ciascun esercizio, i ricavi di tali attività diverse non dovranno superare il 30% delle entrate complessive dell’Ente o, in alternativa, il 66% dei costi complessivi.
Il Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali contenente le linee guida per la redazione del Bilancio sociale disciplina le modalità con cui deve essere assolto un obbligo che riguarda tutti gli Enti de Terzo settore con fatturato superiore ad un milione di Euro e tutte le imprese sociali (comprese le cooperative sociali).
Disegno di legge di Riforma dello Sport
Come si ricorderà, lo scorso 31 gennaio il Consiglio dei Ministri aveva approvato un disegno di legge di riforma dello sport dal titolo “Disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di misure di contrasto alla violenza in occasione delle manifestazioni sportive e di semplificazione.” Il disegno di legge, collegato alla legge di bilancio 2019, in coerenza con quanto stabilito con la nascita di Sport e Salute e l’attribuzione a tale SpA di compiti e funzioni sinora in capo al CONI, è approdato alla Camera dei Deputati il 15 febbraio. Inizialmente constava di 14 articoli, ma il Presidente della Camera ha disposto (12 marzo) lo stralcio di alcuni di essi. Il disegno di legge, che adesso si chiama “Disposizioni in materia di ordinamento sportivo”, e consta di 8 articoli , è stato assegnato alla Commissione Cultura che il 19 marzo ne ha iniziato l’esame.
La legge che sarà approvata sarà una legge delega in quanto con essa, appunto, si delegherà il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi per il riordino del CONI e la disciplina di settore, il coordinamento formale e sostanziale della normativa in vigore, la definizione degli ambiti di attività dei vari organismi sportivi. Il CONI,che a livello territoriale avrà esclusivamente compiti di rappresentanza istituzionale, secondo la proposta di legge avrà compiti di controllo e di intervento diretto, oltre che nei confronti delle Federazioni, anche nei confronti degli Enti di Promozione Sportiva. Particolarmente interessante quello che si prevede in materia di “disciplina del rapporto di lavoro sportivo”: i decreti che saranno emanati dovranno individuare la “figura del lavoratore sportivo, indipendentemente dalla natura dilettantistica o professionistica dell’attività sportiva svolta”, e definire “la relativa disciplina in materia assicurativa, previdenziale e fiscale e delle regole di gestione del relativo fondo di previdenza”. Si dovranno inoltre disciplinare “i rapporti di collaborazione di carattere amministrativo gestionale di natura non professionale per le prestazioni rese in favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche, tenendo conto delle peculiarità di queste ultime e del loro fine non lucrativo”.
Il percorso scelto per arrivare all’approvazione della riforma (legge delega) è abbastanza simile a quello a suo tempo adottato per la riforma del Terzo Settore, in quanto prevede, dopo l’approvazione della legge, l’emanazione di una serie di decreti che consentiranno, nel giro di un paio d’anni, di dare forma ai principi enunciati. Il dibattito è appena agli inizi e vi aggiorneremo su queste pagine in merito ai suoi sviluppi, considerato l’enorme interesse che la materia riveste per i nostri associati.
Disegno di legge di Revisione del Codice Civile
La riforma dello sport non è l’unica delega che il Governo chiede al Parlamento. Il 28 febbraio, infatti, il governo ha approvato una “lenzuolata” di proposte di legga delega, tra le quali alcune particolarmente significative per il no-profit e il terzo settore.
La più significativa di queste è la Delega per la revisione e integrazione del codice civile, che punta a “integrare la disciplina delle associazioni e fondazioni, ad esclusione delle fondazioni di origine bancaria, con i necessari coordinamenti con la disciplina del terzo settore e nel rispetto della libertà associativa, con particolare riferimento alle procedure per il riconoscimento, ai limiti allo svolgimento di attività lucrative, alle procedure di liquidazione degli enti.”
Tale delega era già contenuta nella legge di riforma del Terzo Settore ma, di fatto, i Governi della passata legislatura non l’hanno esercitata. Superfluo dire che si spera che questa sia la volta buona.
Altre proposte di legge delega d’interesse per il terzo settore riguardano materie quali l’ambiente, il servizio civile universale, il turismo. Anche in questo caso vi informeremo puntualmente sull’andamento del lavoro parlamentare.