La bella storia – Nel quartiere 8 Gallaratese, il comitato milanese a capo di una rete di associazioni per offrire agli abitanti della zona sport e cultura a misura di tutti: dai giovani agli anziani, dalle famiglie ai migranti
Sport e cultura per riportare luce e vita sulla periferia, offrendo momenti di incontro e di crescita a giovani, anziani, famiglie e migranti, all’insegna dell’inclusione sociale e dell’abbattimento di ogni barriera. Questo l’obiettivo del progetto “Cinque cerchi per rigenerare la periferia” che, vincitore del bando periferie 2018 del Comune di Milano, il comitato interprovinciale milanese di Aics sta portando avanti nel quartiere 8 Gallaratese di Milano, a capo di una fitta di rete di associazioni e strutture: Ficts Italia, la struttura riabilitativa terapeutica di neuropsichiatria per adolescenti “Pani e peschi” della coop “Filo di Arianna”, il centro diurno disabili, l’associazione degli anziani “La porta del cuore”, e l’istituto comprensivo Borsi di Milano.
Tutti insieme per offrire momenti di crescita e di coesione sociale, secondo cinque tra i valori più positivi della sport,come cinque sono i cerchi olimpici: sport come aggregazione e incontro, sport come socializzazione, sport come cultura e tradizione, sport e internet come integrazione, sport come inclusione.
Al primo livello-cerchio, Aics e le associazioni in rete (tra cui appunto la sezione italiana della Federazione internazionale del cinema e delle televisioni sportive) offrono proiezioni per oltre 5mila ore di video sportivi con tanto di interventi didattici e formativi aperti al pubblico; per il secondo cerchio, protagonisti saranno i campioni sportivi che incontreranno i ragazzi per raccontare la propria storia, e poi attività ludiche, ballo; al terzo cerchio, spazio alle mostre culturali dedicate al rapporto tra “Donne e sport”, al “Calcio sullo schermo”, ai “Poster e cinema sportivo”; il quarto cerchio metterà a disposizione un concorso video riservato ai più giovani e dedicato a “Internet come integrazione”, un doppio percorso di formazione on line su “Scegli il tuo sport” e “Chi fa sport non è un bullo”, e poi formazione nelle scuole; il quinto cerchio sarà quello riservato alla condivisione e all’inclusione: spazio dunque alla festa finale con esibizioni folcloristiche, danza e balli per tutti, e poi una marcia non competitiva attraverso il quartiere.
“Il nostro progetto – scrivono le associazioni guidate dal comitato Aics presieduto da Wanda Romeo – è caratterizzato da un grande coinvolgimento sociale e da un significativo fattore di crescita umana e di sviluppo della personalità, anche grazie ai volontari che collaborano alla sua realizzazione”.
Tutti insieme per offrire momenti di crescita e di coesione sociale, secondo cinque tra i valori più positivi della sport,come cinque sono i cerchi olimpici: sport come aggregazione e incontro, sport come socializzazione, sport come cultura e tradizione, sport e internet come integrazione, sport come inclusione.
Al primo livello-cerchio, Aics e le associazioni in rete (tra cui appunto la sezione italiana della Federazione internazionale del cinema e delle televisioni sportive) offrono proiezioni per oltre 5mila ore di video sportivi con tanto di interventi didattici e formativi aperti al pubblico; per il secondo cerchio, protagonisti saranno i campioni sportivi che incontreranno i ragazzi per raccontare la propria storia, e poi attività ludiche, ballo; al terzo cerchio, spazio alle mostre culturali dedicate al rapporto tra “Donne e sport”, al “Calcio sullo schermo”, ai “Poster e cinema sportivo”; il quarto cerchio metterà a disposizione un concorso video riservato ai più giovani e dedicato a “Internet come integrazione”, un doppio percorso di formazione on line su “Scegli il tuo sport” e “Chi fa sport non è un bullo”, e poi formazione nelle scuole; il quinto cerchio sarà quello riservato alla condivisione e all’inclusione: spazio dunque alla festa finale con esibizioni folcloristiche, danza e balli per tutti, e poi una marcia non competitiva attraverso il quartiere.
“Il nostro progetto – scrivono le associazioni guidate dal comitato Aics presieduto da Wanda Romeo – è caratterizzato da un grande coinvolgimento sociale e da un significativo fattore di crescita umana e di sviluppo della personalità, anche grazie ai volontari che collaborano alla sua realizzazione”.
(Nella foto, un momento dei Trofei di Milano, l’appuntamento podistico più noto riservato ai bambini delle scuole milanesi e organizzato da Aics Milano)