Incontro a Espinho con le associazioni partner Zaug e Ceprof per la presentazione del modello AiCS Accoglienza solidale
Tecnici di AiCS al lavoro, in Portogallo, per lo studio e il confronto sui metodi di accoglienza migranti che possano promuovere la loro reale coesione sociale. Prosegue infatti il progetto europeo “ICT is the Future – Integration through competence testing and training”, coordinato dalla Germania, finanziato dal programma Erasmus Plus e nel cui partenariato rientra, assieme al Portogallo, anche AICS per l’Italia: gli operatori di AiCS (il responsabile di progetto Cosimo Renzi e l’esperto di tecnologie per AiCS Roberto Vecchione) sono in questi giorni a Espinho, vicino a Porto, per il secondo meeting internazionale del progetto. Gli esperti riuniti stanno trattando di quali possono essere i criteri che possono definire le nuove pratiche per la formazione dei migranti nell’ambito delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione: in questa sede, AiCS sta quindi esportando la propria esperienza sulla gestione dei flussi migratori portando come esempio il modello di Accoglienza solidale messo a punto negli ultimi cinque anni, prima a Firenze e a Napoli, e oggi in tutto il Paese attraverso il progetto sociale sulla Cultura dell’Accoglienza. I partner presenti hanno presentato le proprie best practise e i padroni di casa hanno condotto i tecnici nella visita guidata al proprio centro di formazione.
Capofila del progetto è l’ente di formazione per categorie deboli Zaug che i progettisti di AiCS hanno conosciuto attraverso l’associazione Sportjugend con cui da tempo l’Associazione promuove scambi culturali e sportivi. AICS e Zaug lavoreranno assieme al partner portoghese (Ceprof) per la costruzione di programmi di formazione rivolti precipuamente ai migranti.
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