La storia del comandante della Vespucci, campione in mare e di tenacia
Agostino Straulino nasce a Lussinpiccolo nel 1914, da una famiglia di tradizioni marinare. Impara ad andare in barca per necessità, ovvero per raggiungere la scuola. Dopo il diploma all’Istituto Nautico nel 1932 riceve in dono dal padre una piccola barca a vela, ma soprattutto due anni di “libertà” durante i quali naviga in lungo e in largo per le isole dalmate, entrando in sintonia completa con quelli che sarebbero stati i suoi elementi: il mare ed il vento. Due anni che segnano per sempre la sua vita. Nel 1934 entra in Accademia Navale come allievo di complemento e lì, per la prima volta, ha l’occasione di provare una barca classe Star regatando contro il più bravo timoniere dei cadetti.
Durante la II guerra mondiale diventa ufficiale nella Decima Mas e nella sua carriera militare raggiunge il grado di contrammiraglio. Al termine della Guerra, nel corso dei lavori di sminamento, un ordigno bellico gli esplode vicino e lo rende quasi cieco.
La vista gli ritornerà gradatamente e per partecipare ai Giochi olimpici del 1948 decide di allenarsi di notte, quando non era necessario vedere perfettamente. Nel 1965 diventa comandante della Nave Scuola Amerigo Vespucci con la quale passerà alla leggenda grazie all’uscita a vele spiegate dal Porto di Taranto, stabilendo il record di 14,6 nodi.
Agostino sul mare ha vinto tutto quello che si poteva vincere: una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Helsinki del 1952, una d’argento a quelle del ’56 a Melbourne, quattro volte campione del mondo con le Star, dieci volte campione europeo, dodici volte campione italiano, un campionato del mondo One ton Cup.
Ma quando gli chiedevano come avrebbe voluto essere ricordato, rispondeva sempre: «come ufficiale di Marina». Perché la Marina militare era il suo amore.
Nel 2002 gli viene conferito dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi l’ordine di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana. A 88 anni vince per la quinta volta consecutiva la regata over 60 di Napoli. Muore a Roma il 14 dicembre del 2004, all’età di 90 anni.
Da wikisport, l’enciclopedia dello sport a cura di Daniele Masala