«Avendo cambiato casa, ho chiesto la chiusura del contratto luce e gas. Ad oggi, però, al vecchio indirizzo continuano ad arrivare fatture del gas a mio nome. Come posso fare?»
Risponde l’esperta Francesca Campanini, di Confconsumatori Parma
L’importanza della corretta disattivazione delle utenze spesso viene sottovalutata, ma se non viene eseguita nel modo corretto può comportare spiacevoli conseguenze. La disattivazione della fornitura va richiesta dal cliente al proprio venditore e conviene sempre presentarla in forma scritta e tracciabile.
Molti gestori mettono a disposizione dei moduli prestampati per facilitare l’operazione. I moduli scaricabili da internet, richiedono la compilazione immettendo semplicemente una serie di dati che sono indispensabili per l’individuazione precisa dell’utenza.
In caso non potessimo procuraci il modulo, niente paura, possiamo scrive da soli la richiesta di chiusura stando attendi ad indicare il nome, cognome e codice fiscale dell’intestatario del contratto, unitamente indichiamo il codice identificativo POD per la luce e/o PDR per il gas (sono codici che identificano univocamente il punto fisico in cui luce gas vengono consegnato al cliente finale) che troviamo in bolletta e l’indirizzo della fornitura che intendiamo disattivare. Dobbiamo anche allegate il documento d’identità dell’intestatario della fornitura insieme al nuovo indirizzo presso il quale far arrivare l’ultima bolletta di chiusura e dare dei recapiti telefonici per poter essere contattati.
La richiesta di disattivazione deve essere trasmessa dal venditore entro 2 giorni lavorativi al distributore che, a sua volta, deve provvedere alla disattivazione della fornitura entro 5 giorni lavorativi dalla data di ricevimento della richiesta.
Ricordo, infine, che a Parma è attivo lo Sportello “Energia: diritti a viva voce” http://www.energiadirittiavivavoce.it/ che può esservi di aiuto per tutte le problematiche legate a luce, acqua e gas.