Sul palco di “Sport Impacts All”, AiCS presenta il programma di “educazione non formale”: stop alle discriminazioni da orientamento sessuale in ambito sportivo
La scorsa settimana, AICS ha ospitato il 41° Congresso mondiale ndella CSIT, la Confederazione Internazionale dello Sport Amatoriale. All’interno di questa cornice ad aprire lavori del Congresso elettivo di venerdì 18 si è tenuto il primo World Amateur Sport Forum, intitolato “Sport impacts All”. La Conferenza, indirizzata agli esperti del mondo sportivo di base, del mondo olimpico e paralimpico internazionale, del mondo della ricerca e accademia e a tutte le sportive e sportivi interessati aveva lo scopo di rappresentare quale sia il peso specifico dello sport di base nel mondo e il suo impatto sulla salute e sulla coesione sociale della comunità.
Dopo i saluti istituzionali della Ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti, questo importante evento è stata anche l’occasione scelta per presentare per la prima volta a livello internazionale e al mondo degli addetti ai lavori, i risultati finali e le scoperte del progetto europeo contro le discriminazioni per omofobia e transfobia nello sport Outsport, cofinanziato dalla Commissione EU e promosso proprio da AICS.
Durante la sua presentazione, Rosario Coco, coordinatore del progetto, ha inquadrato le linee generali del problema, illustrando i principali collegamenti tra sport, identità sessuale e inclusione, e ha introdotto le attività e I risultati progettuali allo scopo di condividere e diffondere le principali scoperte e creare le basi per nuove opportunità di collaborazione su questi temi. È stato diffuso anche un abstract del nuovo Training Toolkit sull’Educazione Non Formale attraverso lo Sport come anticipazione della Conferenza finale di Outsport che si terrà a Budapest il prossimo 8 novembre.
Parlando di come stereotipi e pregiudizi colpiscano l’ambiente sportivo e molti atleti, Rosario Coco ha detto: “Se vogliamo veramente che i campioni di calcio e delle altre discipline facciano coming out dobbiamo eradicare tutto quel gossip e quei commenti sessisti che registriamo ogni volta che vediamo comportamenti (convenzionalmente considerati) ‘femminili’ da parte di sportivi uomini. I maschi possono avere tenerezze, possono piangere e condividere emozioni senza essere gay, così come le femmine possono essere coraggiose, rudi e forti senza essere lesbiche. Questi pregiudizi colpiscono negativamente tutte e tutti, a prescindere dal loro orientamento sessuale”.
Andrea Maccarrone