Tornei, marce e incontri informativi. Il presidente AiCS Molea: “Con il Mamanet, ci impegniamo contro l’emarginazione sociale. Solo con la cultura, possiamo sconfiggere il silenzio e dare forza alle donne”
AiCS, con il suo Mamanet – la nuova disciplina sportiva riservata alle mamme e alle donne over 30 – scende in campo contro la violenza di genere. In occasione della Giornata nazionale contro la violenza sulle donne, MamaNet Italia, la divisione sportiva AiCS che promuove il cachibol solo per le donne adulte, organizza in tutta Italia diversi momenti sportivi e formativi sul tema.
A Firenze, appuntamento sabato 23 alle 18.30 nella palestra Gramsci di via del Mezzette con il Torneo d’autunno dedicato al 25 novembre. In Salento, a Parabita, le mamme di Mamanet si uniranno alla marcia organizzata per domenica contro la violenza di genere, e per lunedì danno appuntamento (alle 18, nelle scuole medie) all’incontro formativo sullo sport ideato per contrastare l’isolamento femminile. E se a Foggia, si è tenuto il 20 novembre scorso il torneo in “rosso” per sensibilizzare contro il femminicidio, a Forlì, il torneo di Natale di Mamanet (il 1° dicembre, al PalaMarabini di San Martino in Strada) sarà anch’esso dedicato alla lotta alla violenza sulle donne: per l’occasione, le mamme scenderanno in campo con un fiocco rosso e, sugli spalti, verrà lasciato il posto vuoto macchiato di rosso sangue e dedicato alle vittime di femminicidio.
Non solo sport, poi. Sempre in Salento, Mamanet Italia – insieme agli enti locali – promuove un doppio momento culturale contro la violenza di genere: lunedì 25 alle 18.30 nel teatro Fasano la proiezione del film “Brave ragazze” e il dibattito a seguire; mercoledì 27 alle 18.30 nell’auditorium della scuola Don Tonino Bello, la “Compagnia Nord Salento Teatro” porta in scena il dialogo sulle donne. A seguire, si presenterà ufficialmente alla città la squadra ufficiale di Mamanet “Friends Team”.
A Firenze, appuntamento sabato 23 alle 18.30 nella palestra Gramsci di via del Mezzette con il Torneo d’autunno dedicato al 25 novembre. In Salento, a Parabita, le mamme di Mamanet si uniranno alla marcia organizzata per domenica contro la violenza di genere, e per lunedì danno appuntamento (alle 18, nelle scuole medie) all’incontro formativo sullo sport ideato per contrastare l’isolamento femminile. E se a Foggia, si è tenuto il 20 novembre scorso il torneo in “rosso” per sensibilizzare contro il femminicidio, a Forlì, il torneo di Natale di Mamanet (il 1° dicembre, al PalaMarabini di San Martino in Strada) sarà anch’esso dedicato alla lotta alla violenza sulle donne: per l’occasione, le mamme scenderanno in campo con un fiocco rosso e, sugli spalti, verrà lasciato il posto vuoto macchiato di rosso sangue e dedicato alle vittime di femminicidio.
Non solo sport, poi. Sempre in Salento, Mamanet Italia – insieme agli enti locali – promuove un doppio momento culturale contro la violenza di genere: lunedì 25 alle 18.30 nel teatro Fasano la proiezione del film “Brave ragazze” e il dibattito a seguire; mercoledì 27 alle 18.30 nell’auditorium della scuola Don Tonino Bello, la “Compagnia Nord Salento Teatro” porta in scena il dialogo sulle donne. A seguire, si presenterà ufficialmente alla città la squadra ufficiale di Mamanet “Friends Team”.
“AiCS da sempre si batte per la coesione sociale e la crescita armonica delle comunità – commenta il presidente di AiCS Bruno Molea -: il nostro impegno per le pari opportunità segue la stessa logica, quella della promozione dello sport per tutti, della lotta all’emarginazione sociale, della sensibilizzazione al rispetto reciproco. Attraverso il MamaNet, pensato proprio per offrire alle donne di tutte le età uno spazio privilegiato e unico, possiamo tanto: esso è già divenuto una leva sociale importante e, in molti territori, è ‘utilizzato’ dalle nostre atlete non solo come momento sportivo, ma come spazio di confronto e dibattito. Il suo ruolo va quindi oggi esaltato: organizzare un torneo, o un momento culturale dedicato al 25 novembre ci consente di elevare e di allargare la sensibilizzazione sulla parità di genere e sul contrasto alla violenza di genere, raggiungendo pubblici più vasti e con momenti di pura condivisione. Lo sport serve anche a questo: a unire e riflettere”.