AiCS da sempre vicina alle persone più a rischio emarginazione. Sono tanti gli esempi di solidarietà che, in questi giorni di emergenza, AiCS sta raccogliendo tra i suoi volontari di promozione sociale e sportiva.
Tra loro, gli operatori del gruppo Brain che, a Vicenza, si prendono cura degli 11 ricoverati della Casa di riabilitazione La Rocca. Nonostante i limiti imposti dall’emergenza coronavirus, gli operatori coordinati da Edda Sgarabattolo continuano a sostenere quotidianamente i percorsi riabilitativi degli ospiti della struttura .
Convivere con un parente che ha subito un grave trauma cranico porta un grande sconvolgimento negli equilibri della famiglia. Questo purtroppo è vero per tutte le relazioni familiari. La buona riuscita del percorso di riabilitazione della persona colpita dal grave trauma cranico o da altra grave lesione cerebrale dipende moltissimo dalla presenza e dal sostegno della sua famiglia. Allo stesso modo, la famiglia per restare unita e ritrovare un equilibrio ha bisogno di vedere che il parente traumatizzato sta facendo progressi e che questi miglioramenti man mano permettono di tornare a una dimensione di vita familiare quanto più serena e piacevole.
Per questi motivi, sia per il paziente che per la famiglia è fondamentale intraprendere un percorso di riabilitazione delle relazioni tra parenti, grazie al quale, con costanza e fiducia, si possono trovare nuovi equilibri.
Gli operatori del gruppo BRAIN, in questa fase in cui i ricoverati non possono ricevere i propri familiari, stanno intensificando i propri sforzi per mantenere intatta la speranza di una riabilitazione totale.
L’esperienza di Brain rientra tra le attività promosse dal Settore Politiche sociali di AiCS.