A cura di Luigi Silvestri e Pier Luigi Ferrenti
Tantissimi gli adempimenti, tra vecchi e nuovi, e le misure a cui gli Enti del Terzo settore, le ASD/SSD e gli enti non commerciali in genere si trovano di fronte nel mese di giugno.
1) I COMITATI PROVINCIALI E REGIONALI DEVONO APPROVARE E INVIARE IL BILANCIO ENTRO IL 30 GIUGNO
Come noto, in seguito all’emergenza Covid-19, gli Enti non profit ,possono approvare il bilancio consuntivo 2019 entro il 31 ottobre 2020 ,convocando entro tale termine l’apposita assemblea dei soci .
I comitati provinciali e regionali ,invece, essendo articolazioni territoriali di un Ente di Promozione sportiva ,sono obbligati ad approvare il Bilancio consuntivo 2019 entro il 30 Giugno 2020,così come previsto da comunicazione del Coni; questo anche per permettere all’Ente nazionale di trasmettere ,entro la fine di Luglio 2020,il format riassuntivo dei dati economici 2019 di tutta l’Organizzazione Nazionale nel suo insieme .
2) ANCORA SUGLI STATUTI DI APS E ODV
Con nota 4477 del 22 maggio, il Ministero del Lavoro è intervenuto in merito a quelle associazioni che in sede di richiesta di iscrizione ai registri delle APS o delle ODV,” hanno presentato statuti improntati al d.lgs. n. 117/2017, nei quali risultavano contemplate tutte le attività di cui all’articolo 5 del decreto medesimo.”
La problematica era già stata affrontata con la nota ministeriale prot. 3650 del 12 aprile 2019 “Statuti degli enti del terzo settore. Individuazione delle attività di interesse generale e delle finalità. Artt. 4, comma 1, 5 comma 1 e 21”
Secondo la suddetta nota ministeriale, statuti di questo tipo non sono da ritenersi “in linea con le previsioni del legislatore: infatti, nella formulazione dell’art. 21 comma 1 del Codice, – l’attività di interesse generale che costituisce l’oggetto sociale -, unitamente alle finalità perseguite, caratterizza l’associazione al punto che anche i requisiti per l’ammissione di nuovi associati devono essere individuati in coerenza con esse. Ciò significa che l’oggetto sociale, anche a tutela degli obiettivi di conoscibilità degli enti del Terzo settore, delle loro caratteristiche e del loro operato, non può risultare indefinito. E’ quel che avviene in caso di una previsione statutaria che elenchi pedissequamente tutte o quasi le attività di cui all’articolo 5.”
Si rinnova pertanto l’invito ai nostri Comitati di uniformare in tal senso le indicazioni date agli affiliati, che devono elencare tra le attività di interesse generale previste, solo quelle che effettivamente svolgono o hanno in mente di svolgere a breve.
3) ENTRO IL 30 GIUGNO LA PUBBLICAZIONE DEI CONTRIBUTI RICEVUTI
Come noto, la legge 124/2016 ha introdotto, a partire dal 2019, un nuovo obbligo di rendicontazione per gli enti del terzo settore che ricevono contributi pubblici, nonché per le associazioni e gli enti non commerciali in genere .
L’art. 35 del DL 34/2019, ha prorogato tale obbligo dal 28 febbraio al 30 giugno.
Entro questa data le associazioni devono pubblicare un rendiconto sui contributi pubblici ricevuti con la data di ricezione e la causale redatto secondo il criterio per cassa da pubblicare sul proprio sito o sulla propria pagina facebook. La pubblicazione è obbligatoria se l’importo complessivo dei contributi ricevuti è maggiore di 10 mila euro.
Andranno pubblicati i seguenti dati:
- Denominazione e codice fiscale del soggetto percipiente
- Denominazione del soggetto erogante
- Somma incassata (per ogni rapporto giuridico)
- Data di incasso
- Causale
I contributi di carattere corrispettivo (legati all’adempimento di un contratto con la pubblica amministrazione) risarcitorio o di carattere generale non sono da pubblicare.
4) PUBBLICAZIONE DEI COMPENSI CORRISPOSTI DAGLI ENTI DEL TERZO SETTORE
Gli Enti del Terzo Settore (e dunque anche i nostri comitati provinciali e regionali), con “ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate superiori a 100 Mila euro , ” devono pubblicare annualmente e tenere aggiornati nel proprio sito internet, o sulla propria pagina facebook, gli eventuali emolumenti, compensi o corrispettivi a qualsiasi titolo attribuiti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai dirigenti nonché agli associati.
Lo prevede, l’articolo 14 del Codice del Terzo settore. Secondo una nota del ministero del lavoro, l’obbligo decorre a partire dal 2019 per i compensi corrisposti l’anno precedente.
Per quanto riguarda il modo con cui adempiere a tale obbligo, il Decreto ministeriale 4 luglio 2019 con il quale sono state approvate le “Linee guida per l’approvazione del Bilancio sociale” ha chiarito che “le informazioni sui compensi di cui all’art. 14, comma 2 del codice del Terzo settore costituiscono oggetto di pubblicazione, anche in forma anonima, sul sito internet dell’ente o della rete associativa cui l’ente aderisce”.