Raccolte le buone pratiche che raccontano l’Europa solidale tra i partner del progetto “ICT is the future”. L’esperienza di AiCS Accoglienza solidale presa a modello
Si è tenuto la scorsa settimana il quarto incontro del progetto europeo “ICT is the Future – Integration through competence testing and training”, finanziato dal programma Erasmus Plus/Scambio di buone pratiche. Capofila del progetto è l’ente di formazione per categorie deboli ZAUG che i progettisti di AICS hanno conosciuto attraverso l’associazione Sportjugend con cui da tempo l’Associazione promuove scambi culturali e sportivi. Nel partenariato rientra anche la scuola di formazione professionale portoghese CEPROF. In questa fase, in cui gli incontri internazionali sono ancora bloccati a causa del COvid-19, i responsabili del progetto, si sono incontrati virtualmente per elaborare insieme le strategie e le azioni che caratterizzeranno le ultime tappe del progetto.
Il piano ha l’obiettivo di elaborare programmi di formazione rivolti principalmente ai migranti nell’ambito delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione.
Nelle settimane precedenti all’incontro, ogni organizzazione ha selezionato 6 buone pratiche provenienti dalle esperienze delle organizzazioni partner per poi presentarle ad un comitato consultivo composto dai dirigenti e operatori degli uffici, settori e progetti AICS più strategici rispetto ai contenuti presenti nelle buone pratiche: settore Ambiente; ufficio ICT; ufficio Progettazione e community oganisers del progetto BRIDGES.
L’obiettivo era quello di raccogliere elementi e commenti utili per elaborare delle strategie che consentano di adattare queste buone pratiche a livello nazionale. Tante le tematiche affrontate: sviluppo di competenze in ambito di programmazione digitale; percorsi di certificazioni di competenze acquisite nei paesi di origine dai migranti; competizioni nell’ambito della formazione di competenze professionali e progetti di integrazione in ambito scolastico.
AICS è stata chiamata nel partenariato a fronte della sua esperienza in termini di accoglienza dei migranti sviluppata negli anni sia a livello nazionale che internazionale. I partner hanno ritenuto di trasferire nei loro territori alcune buone pratiche secondo i principi di coesione sociale e cittadinanza condivisa che contraddistinguono il patrimonio AICS, tra cui: l’esperienza della costituzione dell’ASD Accoglienza solidale (prima squadra di atletica costituita da richiedenti asilo e coordinato d Milena Megli) e il progetto di gestione condivisa dei parchi della città sviluppato insieme all’associazione Angeli del Bello.
Ancora una volta, AICS conferma così il suo impegno per contribuire a costruire una Europa solidale, dove accoglienza si coniughi con l’investimento sulle competenze.
A questo punto, prendono il via le ultime fasi del progetto, che vedrà la sua conclusione a fine del 2020. In questi ultimi mesi uno degli obiettivi sarà capire come rendere operativi i progetti elaborati.
Un’altra sfida a cui AICS darà il suo contributo.