Nel dicembre 2019 si è concluso Outsport, il progetto europeo su sport e identità LGBTI coordinato da AICS in partnership con l’Università dello Sport di Colonia (Germania) e con associazioni di Scozia, Austria e Ungheria.
Il progetto ha fornito i primi dati europei sulle discriminazioni da orientamento sessuale e identità di genere nello sport e ha promosso un manuale operativo per insegnanti e coach sull’educazione non formale attraverso lo sport.
Negli ultimi mesi sono stati avviati contatti con le istituzioni Europee per promuovere le raccomandazioni finali del progetto relative al prossimo Piano di lavoro Europeo dello Sport.
Pochi giorni fa è arrivata la risposta della Commissaria Europea all’Uguaglianza Helena Dalli, per mano di una lettera del rappresentante dell’Unità “Non discriminazioni e integrazione Rom” indirizzata al Coordinatore Rosario Coco:
“I risultati forniscono un’importante panoramica della discriminazione subita dalle persone LGBTI nello sport. Lo sport è un campo in cui l’omofobia e la transfobia sono purtroppo ancora molto diffuse e progetti come questo continuano ad essere necessari per garantire che le persone LGBTI possano partecipare e praticare tutti gli sport senza essere discriminati o esclusi. Per combattere la discriminazione delle persone LGBTI, la Commissione ha presentato ‘L’elenco delle azioni a sostegno dell’uguaglianza delle persone LGBTI’ il cui rapporto finale è stato pubblicato il 15 maggio. La Commissione sta attualmente sviluppando una strategia LGBTI per l’uguaglianza che verrà presentata entro la fine dell’anno. È stata inoltre creata una nuova task force per integrare l’uguaglianza, anche per le persone LGBTI, in tutte le politiche e i programmi della Commissione. A questo proposito, le raccomandazioni che escono dal progetto sono molto gradite. Vorrei ringraziarvi ancora una volta per averne condiviso i risultati e spero che continuerete a promuovere la parità LGBTI nello sport“.
Le raccomandazione del progetto Outsport vertono in particolare su:
- includere le questioni LGBTI e la discriminazione da orientamento sessuale e identità di genere (SOGI)negli obiettivi guida del prossimo Piano di lavoro Europeo per lo Sport;
- promuovere il potenziamento degli attuali programmi di educazione sportivacon corsi di formazione sulle discriminazioni SOGI e le questioni relative ai diritti LGBTI;
- aprire un dialogo con tutte le parti interessate(istituzioni UE, Consiglio d’Europa, associazioni, ONG) che possono contribuire allo sviluppo di tali politiche.
“L’intento del progetto Outsport era proprio quello di aprire una breccia sul tema fino a ieri troppo oscuro delle discriminazioni in ambito sportivo – commenta il presidente di AiCS Bruno Molea -: vi siamo arrivati attraverso una ricerca e lo studio di un piano di formazione preciso. E’ per noi dunque motivo di grande orgoglio la sensibilità dimostrata dalla commissaria europea nel riconoscere il nostro impegno e il nostro ruolo e salutiamo di buon grado l’istituzione della task force, certi di poter continuare a dare il nostro contributo alla lotta alle discriminazioni da orientamento sessuale”.
Lo staff dell’Unità Sport della Commissione Europea ha infine fatto sapere ad AiCS che i lavori per il prossimo piano Europeo sullo Sport entreranno nel vivo a partire da settembre.