Sport gratis per i bimbi di periferia contro l’isolamento e una ricerca per promuovere la parità di genere in ambito sportivo: presentati in conferenza stampa on line i due progetti presentati dai 4 enti e finanziati da Sport e Salute. Cozzoli (Sport e Salute): “Eps spina dorsale dello sport di base del Paese”
Roma, 21 ottobre 2020 – Sport gratuito per i bimbi di periferia e a rischio disagio sociale, per incentivare l’attività motoria e combattere il rischio dell’isolamento, e una ricerca per la parità di genere sui campi da gioco, volano per costruzione di Linee guida per gli ambiti sportivi contro ogni forma di discriminazione di genere: questi gli obiettivi dei due progetti “Lo sport siamo noi” e “Jump the gap” che, presentati oggi in conferenza stampa dal raggruppamento formato dagli enti di promozione sportiva AiCS (Associazione Italiana Cultura e Sport), ACSI (Associazione Centri Sportivi Italiani), CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) e Centro Nazionale Sportivo LIBERTAS, hanno ottenuto il finanziamento di Sport e Salute per l’annualità 2020-2021. Presenti, in conferenza stampa, i presidenti dei 4 enti, la coordinatrice dei progetti, Valeria Gherardini, il professor Gian Piero Turchi, dell’Università di Padova che per conto del raggruppamento condurrà la ricerca su “Jump the gap”, il presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli e il ministro allo sport Vincenzo Spadafora.
“Quello che fate voi enti è una sfida – ha commentato il ministro Spadafora -. In questo momento storico, poi, è una sfida contro tutto e tutti, ma fate bene a portarla avanti perché oggi i ragazzi hanno bisogno della promozione sportiva. Credo che questo sia l’esempio più chiaro di quello che dico da sempre: che mi sarei occupato di promuovere sia lo sport di alto livello, sia dello sport come grande industria, ma anche e soprattutto lo sport come pratica sociale, di benessere, di partecipazione; sono molto legato al lavoro che fate, specie in un momento storico come questo”.
“In questi tempi così difficili – ha aggiunto poi il ministro nel suo commento su Facebook – serve un nuovo modo di intendere la promozione sportiva. Anche attraverso la Riforma dello Sport dobbiamo continuare a dare agli Eps gli strumenti che meritano per rendere più efficace la loro azione e portarla avanti sui territori anche come presidio di legalità”.
“Voi siete la spina dorsale, l’ossatura dello sport di base di questo paese – ha aggiunto il presidente Cozzoli -. Questo è giorno importante perché costituisce un passo ulteriore del più alto percorso che Sport e Salute sta portando avanti assieme agli enti di promozione sportiva. Quello che oggi tengo a sottolineare è che il percorso si caratterizza per due aspetti particolari: la continuità che siete voi enti, e la novità che siamo noi e voi e il lavoro che sapremo fare insieme”.
“Epocale” per il presidente di AiCS Bruno Molea la scelta dei quattro enti – su iniziativa proposta di Sport e Salute – di presentarsi insieme per due grandi progetti condivisi. “Si tratta di un momento epocale – ha detto – che può contare sulle istituzioni, sul finanziamento e la collaborazione di Sport e Salute, nell’ottica di facilitare il più possibile la pratica sportiva di base. I due progetti che oggi presentiamo sono molto importanti: uno rivolto ai giovanissimi contro ogni rischio di isolamento e disagio, e l’altro volto allo studio del rapporto tra donne e sport”.
I progetti
Spesso sono proprio i bambini a pagare le conseguenze sui dubbi per la ripresa della scuola e dello sport, nonché sulla carenza di strutture e offerte sportive nei piccoli Comuni. Affinché questo non avvenga i quattro enti propongono un progetto sociale di promozione sportiva gratuita rivolta ai bambini residenti nei Comuni sotto i 10mila abitanti: 40mila i destinatari totali e 158 i Comuni coinvolti in tutta Italia. La missione del progetto “Sport siamo Noi – Promuovere comunità coese attraverso lo sport di tutti” è quella di avviare alla pratica sportiva i bambini tra i 6 e gli 14 anni e le loro famiglie residenti nei piccoli Comuni italiani, promuovendo i valori della condivisione, il rispetto per l’ambiente e l’appartenenza al proprio territorio. I 4 Enti di promozione sportiva, capofila del progetto, supporteranno le amministrazioni comunali a organizzare attività costanti e continuative, di sport di base per tutti, con particolare attenzione ai giovani e alle famiglie con fragilità (socio economiche e inserite nel circuito della povertà educativa), utilizzando le aree e le infrastrutture pubbliche, per valorizzarne l’utilizzo da parte di tutti.
“Jump the gap“, il secondo progetto finanziato da Sport e Salute, è invece rivolto alle donne. Anch’esso è presentato da AiCS, ACSI, CSEN e LIBERTAS, in collaborazione con l’Università di Padova, ed è rivolto ad indagare il rapporto tra donne, sport e le barriere nella pratica sportiva di base. L’obiettivo sarà superare la disparità – il gap – tra uomini e donne nell’accesso allo sport per far sì che l’attività fisica sia davvero inclusiva e paritaria. Per farlo, una volta terminata la ricerca scientifica, il raggruppamento si propone di produrre un documento di Linee Guida indirizzate agli enti e alle associazioni e società sportive per offrire conoscenze e strumenti utili ad abbattere le barriere; redigere un documento di “Committment to Action”, che rappresenterà un piano di azioni in grado di impegnare la dirigenza e i collaboratori sportivi in formazione e offerta sportiva a favore della parità.
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