Con il finanziamento ottenuto, si conta di intercettare fino a 100mila tra bambini dai 3 ai 14 anni e giovani universitari. Il piano prevede un patto educativo con le scuole per offrire sport gratuito anche ai piccoli che vivono in povertà
Via libera al finanziamento da 700mila euro da parte del Dipartimento per lo sport al progetto AiCS “Sport di squadra – promuovere l’inclusione dentro e fuori le scuole”. Quasi centomila i partecipanti che si conta di raggiungere attraverso le azioni che, in stretta collaborazione con gli istituti scolastici, prenderanno il via da settembre. Obiettivo generale del progetto è infatti promuovere la pratica motoria per bambini dai 3 ai 14 anni, delle loro famiglie e di studenti universitari secondo un’ottica di inclusione sociale e di pari opportunità e con particolare riferimento alle condizioni di fragilità socio-economica.
Per farlo, il progetto seguirà linee strategiche di promozione dello sport secondo valori di squadra e di fair play, a difesa specialmente dei più giovani che vivono in condizioni di fragilità socio-economica. Tra queste:
– Il patto educativo con le scuole, per potenziare la pratica motoria degli studenti, curricolare o extracurricolare a seconda delle esigenze scolastiche, con l’obiettivo di raggiungere in questo modo tutti i bambini, tra cui quelli inseriti nei circuiti della povertà educativa che fuori dalle scuole non hanno le opportunità di accedere alla pratica motoria e allo sport;
– Lo sport come pratica inclusiva, vale a dire l’organizzazione di moduli di pratica motoria incentrati sul gioco di squadra, in grado di promuovere lo sport come veicolo attraverso il quale sviluppare competenze di fair play, di inclusione e di competizione orientata al gioco di squadra; l’erogazione di moduli di pratica motoria “adattata” che contemplino la partecipazione attiva sia dei bimbi e delle bambine con disabilità, sia dei bambini normodotati;
– Il patto formativo con i giovani universitari per potenziare il protagonismo dei giovani adulti nello sport di base proponendo loro sport gratis in cambio di stage di affiancamento agli operatori sportivi nell’organizzazione di eventi sportivi rivolti a bambini e famiglie;
– La formazione degli operatori sportivi, istituendo una task force di esperti formatori sui temi dello sport educativo ed inclusivo e sul tema della formazione dei giovani adulti alla gestione degli eventi sportivi.
Il progetto sarà realizzato in 20 Regioni Italiane, in ogni Regione saranno attivati due Comitati AiCS provinciali (ad eccezione della Valle D’Aosta, dove sarà coinvolto un unico comitato provinciale; in totale 39 Comitati provinciali), che potranno realizzare con gli istituti scolastici coinvolti, con le amministrazioni comunali aderenti e le Università del territorio tre tipi di attività diversi a seconda del target: bambini tra i 3 e i 14 anni, bambini e famiglie, studenti universitari.
Il progetto prende le mosse da una analisi delle esigenze condotta considerando anche l’anno in corso e le misure di sicurezza sanitaria dovute al Coronavirus Covid-19, che hanno avuto un impatto rilevante sui bambini e sulle famiglie e hanno ancor di più creato un divario sociale nella comunità. A fronte di tale situazione il progetto si pone un obiettivo che intende offrire l’occasione ai bambini, giovani adulti e alle famiglie di riprendere le attività sportive, che sono più di altre occasione di socializzazione e, in particolare, alle famiglie che versano in condizioni di fragilità.