Il format AiCS offre ai più piccoli occasioni di socialità “green” attraverso attività ludiche, multisportive ed educative, sia nelle scuole che fuori
Organizzare centri estivi che siano in grado di mettere al centro lo sport e il gioco come strumento di educazione, sia in collaborazione con le scuole per il Piano scuola estate 2021, sia in autonomia o in collaborazione con associazioni e società sportive affiliate: AiCS lancia il format “AiCSlandia” per centri estivi inclusivi ed educativi e un percorso di aggiornamento gratuito per i suoi operatori sul territorio nazionale. Un impegno massiccio per AiCS che ha nel tempo formato decine di dirigenti e tecnici così da garantire ai piccoli ospiti dei centri estivi attività di gioco adeguate ai bisogni scaturiti dopo i lunghi mesi di isolamento e assenza di sport.
Nell’estate del 2020, dopo tre lunghi mesi di lockdown, i centri estivi furono la prima vera occasione di socialità per i bambini e gli adolescenti rimasti senza scuola né sport. La rete di AiCS riuscì a promuovere sul territorio nazionale decine di centri estivi sia in collaborazione con altre associazioni del territorio sia in maniera autonoma: l’esperienza raccolta e il censimento dei bisogni emergenti dei più piccoli dopo l’isolamento hanno permesso ai tecnici dell’ente nazionale di elaborare competenze specifiche per offrire ai piccoli risposte adeguate alle difficoltà scaturite dal secondo lockdown. Per questo, fatto tesoro dell’esperienza 2020, AiCS ha avviato un format capace di rimettere al centro il bambino e di privilegiare per lui esperienze di socialità all’aria aperta e in totale sicurezza, lasciando spazio a gioco, fantasia, curiosità e un’impronta “green” per attività di educazione ambientale, come le “Rifiuthlon”, gioco-gara di raccolta rifiuti. Non solo: il format prevede anche giochi intergenerazionali nonni-bambini, laboratori sul riciclo e le arti grafiche, educazione civica e stradale, e gli operatori saranno formati anche sulla sicurezza anti-Covid, la comunicazione efficace, le collaborazioni da attivare con le scuole.
L’aggiornamento che AiCS sta conducendo tra i suoi dirigenti permetterà insomma ai territori non solo di offrire centri estivi privati ai piccoli residenti del posto, ma di offrire attività multisportive e inclusive anche alle scuole nell’ambito del Piano scuola 2021, il tutto per contribuire a costruire una rete come “comunità educante” dei territori. In particolare, il “Piano scuola 2021” menziona l’educazione fisica e lo sport come esperienze chiave che realizzano il “ponte formativo” dall’anno scolastico in corso a quello prossimo, ponendo dunque l’attenzione sulla sinergia tra scuole e le associazioni e società sportive del territorio.
“I bambini e gli adolescenti restano tra i più penalizzati dalla pandemia – commenta il presidente di AiCS Bruno Molea -: lo stop forzato allo sport e alle attività sociali e progettuali anche nelle scuole li ha tenuti lontani per oltre un anno da socialità, attività fisica e di inclusione. I centri estivi tornano a essere una grande occasione di socialità che è bene condurre con competenza, e grande specializzazione, ma anche con fantasia e coinvolgimento perché il bambino sia davvero rimesso al centro delle politiche sociali del Paese”.