Formare i giovani attraverso l’esperienza sul campo: prosegue il progetto a guida Csit. Ora i partecipanti dovranno isolare le buone pratiche di organizzazione dei campus sportivi
Diventare manager dello sport imparando attraverso l’esperienza sul campo, grazie alla partecipazione attiva nei camp sportivi internazionali. Questo l’obiettivo di “YouLEAD – improving skills in the field of grassroot sport in young people”, progetto che, finanziato dal programma Erasmus+ (Sport), è guidato in Europa dalla Confederazione internazionale dello sport amatoriale (www.csit.tv) e vede come partner AiCS (per l’Italia), assieme a: ASKOE (Austria) HLA (Croazia), KALEV (Estonia); TUL (Finlandia); UCEC (Spagna).
Il progetto ha ottenuto il finanziamento del programma Erasmus Plus, al capitolo sport, per il terzo anno consecutivo e come prosieguo del progetto “YouAca, Youth Academy of grassroots sport”, l’accademia pensata proprio per formare i futuri manager dello sport di base.
Obiettivo di YouLEAD: promuovere la formazione dei giovani all’interno e attraverso lo sport con un focus speciale sulla promozione delle competenze, in particolare nel settore dei Camp internazionali. Settore nel quale CSIT e i partner tra cui AiCS hanno deciso di investire come volano per la ripartenza, oltre che come terreno su cui far crescere le competenze dei giovani.
A marzo scorso, si è tenuto il primo incontro online dopo le selezioni dei partecipanti a livello nazionale.
Il meeting è stata l’occasione, per i 33 partecipanti, per iniziare a conoscersi e presentarsi portando un ricordo di una loro precedente esperienza in un camp. Successivamente i ragazzi hanno lavorato su una prima identificazione degli elementi caratterizzanti il camp, tra cui certamente location, logistica, e attività, ma specialmente “clima”: tutti hanno infatti concordato che a partire dalle esperienze raccolte, il camp è efficace quando riesce a far sentire parte di un gruppo chi vi partecipa e quando si esce arricchiti di nuove relazioni.
Erano presenti: il project manager Cosimo Renzi dell’ufficio di progettazione internazionale di CSIT, Anu Rajajarvi (CSIT vice president e coordinatore settore politiche giovanili) e Riku Ahola (formatore e ex vice presidente di TUL). All’incontro i ragazzi hanno potuto beneficiare dell’esperienza di Anna-Katrina Salmikangas, senior researcher, University of Jyväskylä-Finland, che a partire dai racconti e dalle valutazioni dei ragazzi ha trasferito conoscenze essenziali sui valori e l’impatto che un camp può avere da un punto di vista sociologico.
Ora la palla passa nuovamente ai ragazzi che a livello nazionale dovranno studiare le buone pratiche delle organizzazioni in termini di camp.
Alla fine del progetto ciascun gruppo presenterà la propria idea di camp innovativo. Intanto CSIT insieme ad AiCS sta ultimando i preparativi per ospitare il secondo incontro durante l’International Youth Sport CAmp a Lido di Ostia dal 21 al 24 luglio.