Dal 4 al 6 ottobre scorso a Lione: presente Valeria Gherardini, componente del Board of Directors di ISTO
Gli Ast Point – i punti distaccati di AiCS settore turismo sul territorio – come “antenne” di AiCS per la promozione del turismo sostenibile e la ripresa del settore attraverso la promozione del turismo interno, familiare, sportivo o culturale. Un’idea, quella di AiCS, che ben risponde alle emergenze e alle tendenze emerse sul tema nel corso del forum europeo dell’ISTO – la rete mondiale degli enti pubblici, tour operator e associazioni no profit che nel mondo si occupano di turismo per tutti – che si è tenuto dal 4 al 6 ottobre scorso a Lione, con il supporto della Regione Auvergne Rhone-Alpes.
Per AiCS era presente Valeria Gherardini, a capo dell’Ufficio progettazione di AiCS, e componente del Board of Directors dell’Organizzazione internazionale del Turismo sociale.
Gherardini ha presentato proprio le ultime novità in casa AiCS Travel e la nascita della rete Ast è stata accolta con grande interesse da parte delle associazioni e dei tour operator presenti, con i quali è stato possibile considerare un futuro di scambi internazionali e di rapporti transfrontalieri tra tour operators. I rappresentanti istituzionali della Regione Auvergne Rhone-Alpes hanno accolto con entusiasmo la nascita di un tour operator nazionale quale AiCS Travel che centra la propria attività sullo turismo sportivo e culturale come volano per promuovere il diritto al turismo per tutti, ovvero come politica pubblica. Con i rappresentanti della Commissione Europea è stato poi possibile interloquire per individuare strumenti dedicati al supporto che le istituzioni possono offrire ai progetti di turismo per tutti.
Quella di Lione è stata la prima occasione dopo 2 anni di riunioni e forum online di poter raggruppare i membri Europei di ISTO: presente in tutti e 5 i continenti, l’Organizzazione rappresenta ad oggi ben 156 realtà provenienti da 40 Paesi.
La tre giorni del Forum europeo ha visto alternarsi rappresentanti delle istituzioni europee, della regione Auvergne Rhone-Alpes, ricercatori dell’Alleanza scientifica per ISTO per dettagliare, discutere e analizzare le esigenze della popolazione in merito al viaggiare e al turismo.
“I dati da più parti mettono in luce come la pandemia e le condizioni di restrizione sanitaria hanno modificato in maniera importante la domanda di turismo – sintetizza Valeria Gherardini al rientro dal Forum -. Emerge in particolar modo come le persone siano maggiormente disponibili a riscoprire un rapporto genuino con la natura, a intraprendere viaggi in destinazioni vicino a casa, a dedicare maggior tempo e attenzione alle destinazioni nazionali, a intraprendere viaggi in famiglia, considerando la famiglia allargata e con amici. Pertanto le organizzazioni che si occupano di turismo per tutti sono chiamate ad una riflessione condivisa che ponga l’accento sul creare un’offerta di servizi di qualità che sappiano rispondere a questo nuovo quadro di esigenze, serve farsi pronti nell’immediato e saper osservare i cambiamenti che la pandemia e le restrizioni sanitarie hanno creato nelle persone, nelle comunità e nelle abitudini a viaggiare”.
D’altra parte la “Grande Depressione del Turismo del 2020” ha impattato fortemente sulle realtà del settore turistico, pertanto la ripresa, affinché renda possibile la sopravvivenza e il rilancio delle realtà di questo settore, deve tenere in considerazione una collaborazione tra il settore pubblico e il settore privato, con investimenti e impegni comuni, oltre che considerare che si pone ora la grande occasione di investire sulle destinazioni locali (diversamente dal turismo di massa che ricerca le destinazioni tradizionali), tale da creare le condizioni di partenariati locali tra organizzazioni del turismo, i Comuni, le associazioni del territorio.
Infine, un dato che trasversalmente tutti i ricercatori rilevano è l’impoverimento generale della popolazione e l’allargamento della forbice tra ricchi e poveri. “Questo aspetto di nuove diseguaglianze – rimarca la Gherardini – impatta sul mercato del turismo, pertanto anche su questo aspetto durante il Forum molte organizzazioni hanno messo in luce la necessità di ripensare le offerte turistiche e l’accesso al turismo in modo da raggiungere le frange della popolazione che non sono più in condizione di investire nelle vacanze come facevano prima della pandemia”.