Si è concluso il 3 e 4 dicembre a Roma il percorso formativo FQTS, programma di formazione per i dirigenti e quadri del Terzo Settore del Sud, organizzato da Forum Terzo Settore, il Coordinamento Centri di Servizio per il Volontariato e la Fondazione con il Sud.
Ha coronato la due giorni di dibattito lo spettacolo teatrale “Anime Prigioniere” adattamento a cura di Antonio Turco con la Compagnia “Stabile Assai” del Carcere di Rebibbia, sulla violenza sugli essere umani, in particolare le donne in tutto il mondo.
Il tema dell’assemblea conclusiva era “Volontari ora per un futuro condiviso – Dall’emergenza alle sfide per la ripresa”. La manifestazione del 5 dicembre, molto partecipata, ha posto l’accento sul futuro del volontariato in Italia dopo la fase tragica della pandemia, ora a rischio ripresa, e sulle sfide strategiche che ci aspettano.
Vanessa Pallucchi, neo coordinatrice nazionale del Forum del Terzo Settore, Chiara Tommasini, eletta di recente alla presidenza di CSVNet, Don Andrea La Regina, della Caritas italiana, Luca Gori dell’Università di Pisa hanno evidenziato come il Covid 19 abbia cambiato lo scenario dell’associazionismo e del volontariato in Italia, da un lato provocando distruzioni sociali e nuove povertà, colpendo particolarmente medie e piccole associazioni, dall’altro come l’emergenza abbia attivato un volontariato spontaneo e molto attivo, soprattutto tra i giovani, che in modo del tutto gratuito e solidale, senza inquadramenti organizzati, sono intervenuti ad aiutare le persone più bisognose.
La portavoce del Forum ha ricordato come quella del 5 Dicembre sia una giornata di orgoglio per il volontariato, senza differenze di appartenenza, ma in occasione della quale non si possa ignorare la forbice evidente tra un riconoscimento solo retorico dell’importanza del volontariato nel nostro Paese, declamata e ripetuta a più livelli e invece la realtà, fatta di difficoltà e di disconoscimenti, anche ad opera della stessa politica. Ne è un esempio la norma reintrodotta al Senato che obbliga alla partita Iva le realtà non profit, quelle che in modo del tutto gratuito e in spirito di solidarietà e sussidiarietà operano nel tessuto sociale al servizio delle persone. Il Parlamento non può penalizzare il volontariato e questa norma non deve passare. Quest’anno la stessa ONU dedica un riconoscimento al sostegno della qualità della vita e all’aiuto delle persone.
Si deve operare nel senso della condivisione di valori e obiettivi, creando reti sul territorio e unificando gli sforzi. Chiara Tommasini per il CSVnet h affermato che i Centri di Servizio del Volontariato nell’anno prossimo saranno chiamati ad una programmazione condivisa e sistemica con le associazioni tutte, per dare maggiore visibilità e slancio al mondo del volontariato, e per sostenere concretamente il mondo associativo senza distinzioni.
Don Andrea La Regina in rappresentanza della Caritas ha lanciato un grido d’allarme: “attenti alle trappole!”. Trappole sono una retorica del riconoscimento che non si traduce in azioni coerenti; un assistenzialismo peloso senza solidarietà; una beneficenza senza i valori del dono e della gratuità.
In due anni sono raddoppiati i poveri, vi è stato un aumento delle disuguaglianze su tutti i fronti, c’è stato un arretramento nelle fasce sociali più povere e nel sud del Paese, le donne hanno perso più occupazione degli uomini, sono stati colpiti di più i lavori precari e le occupazioni instabili, gli anziani hanno subito notevoli disagi. Ci sarà ora una crescita economica, ma ci sarà anche una crescita della disuguaglianza.
Ora si apre una nuova frontiera ideologica del volontariato, un nuovo volontariato fatto dai giovani che con la pandemia hanno scoperto un nuovo senso alla loro vita, dalle persone che di fronte alle vulnerabilità si prendono cura dei beni comuni di prossimità, da coloro che possono dare molto, in un nuovo processo di solidarietà diffusa. Pensiamo a quanto più potrebbero dare i giovani che chiedono di fare servizio civile e che per la metà ne vengono esclusi, nell’aiutare i bambini negli strumenti digitali per la scuola a distanza, o per servizi di assistenza agli anziani. Nel rapporto mondiale sulla felicità è emerso che lo spendersi per gli altri in modo gratuito è un forte antidoto alle depressioni e alle disperazioni. L’America, con trecentomila suicidi l’anno per disperazione ne è purtroppo un esempio negativo.
E’ stato infine confermato dal Sindaco di Bergamo che la città lombarda (che ha subìto per prima e più di tutte la devastazione del Covid 19) sarà nel 2022 la prima capitale italiana del volontariato.
Superare le difficoltà, riflettere su noi stessi e sul nostro ruolo sociale, avere il coraggio delle proprie scelte e operare in rete, senza ideologismi e senza egoismi, sono gli impegni che ci prendiamo, in alleanza attiva con le PP.AA. nel co-progettare e co-programmare l’impegno al servizio della comunità.
Maurizio Marcassa
Responsabile area Volontariato AiCS