I risultati dell’analisi condotta da Sport e Salute S.P.A. per conto del progetto europeo condotto da AiCS sono stati presentati nel corso del meeting tenutosi il 24 e 25 giugno a Roma: presenti dirigenti e tecnici di 5 Paesi europei

In Europa, solo il 16% dei giovani tra i 15 e i 24 anni pratica regolarmente sport: questo secondo l’Eurobarometro ma i dati sono confermati dall’indagine Youth Drop-in Sport condotta da Sport e Salute S.P.A. per conto dell’omonimo progetto europeo coordinato da AiCS, finanziato dal programma Erasmus Plus Sport e partecipato da altri 5 partner: CSIT (Austria), FSGT (Francia), RKB Solidarität (Germania), UCEC (Catalogna, Spagna) e la stessa Sport e Salute S.P.A.. I dati sono stati presentati nel corso del meeting tenutosi a Roma il 24 e 25 giugno e condotto dalla stessa AiCS.

Secondo l’indagine (condotta su 1.130 studenti, 431 allenatori e 88 insegnanti dei 5 Paesi partecipanti), le ragioni più comuni che spingono a praticare sport sono il divertimento, il benessere fisico e l’opportunità di socializzare. Per alcuni, è anche motivo di formazione professionale. Ma i motivi principali per i quali si abbandona la pratica sportiva sono la mancanza di tempo, la pressione scolastica, le difficoltà finanziarie e i problemi di salute. In particolare, alcuni studenti hanno riferito di sentirsi a disagio o discriminati negli ambienti sportivi.

I risultati del questionario “Youth Drop-in Sport” evidenziano quindi l’importanza di creare un ambiente favorevole, inclusivo e coinvolgente per i giovani che praticano sport. Gli insegnanti e gli allenatori sono fondamentali in questo processo e la loro collaborazione, insieme a risorse adeguate e al coinvolgimento delle famiglie, può migliorare notevolmente la partecipazione dei giovani. Affrontando quindi le sfide identificate nel sondaggio e implementando i suggerimenti forniti dai partecipanti, il progetto punta a lavorare per creare una cultura sportiva più attiva e inclusiva per tutti i giovani.

I tecnici delle organizzazioni partner del progetto si sono quindi riuniti nella sede AiCS e al Centro di Preparazione Olimpica Acqua Acetosa “Giulio Onesti” – coordinati da Fabio Neroni, responsabile di progetto – non solo per esaminare i dati raccolti ma anche per fare il punto sulle azioni future.

Dopo aver infatti analizzato i bisogni dei giovanissimi, il progetto – attraverso 3 workshop internazionali coordinati dal team di ricerca – fornirà linee guida personalizzate con l’obiettivo di ridurre al minimo l’abbandono dei giovani nello sport di base. 25 allenatori sportivi, cinque per ogni organizzazione tra cui AiCS, beneficeranno dell’esperienza del team di ricerca in questo campo, con un approccio interattivo e non-formale e dialogando con giovani che hanno un’esperienza diretta.