Nella notte, l’allarme bomba su Kiev: il raid conta 12 morti, tra cui un ragazzo di 17 anni. La lettera-racconto del presidente di AiCS Centro Europa e Ucraina, Giovanni Colosimo
Riceviamo e pubblichiamo:
Siamo in Ucraina per l’ennesima missione umanitaria, quella che ci consentiva di portare tantissimi prodotti che il grande cuore della ditta italiana Kometa, voleva far giungere per l’orfanotrofio del Don Bosco. La notte veniamo svegliati da un lungo allarme che echeggia a Leopoli, la mappa di allerta sul telefono indica un attacco in tutto il paese. La mattina ci svegliamo con la triste notizia che il Paese aveva vissuto, una delle notti più buie nella storia recente della sua guerra. I missili e i droni di Mosca tornavano a colpire la capitale Kiev come non accadeva da tempo, si contavano 9 morti (poi saliti a 12, ndr) tra cui un ragazzo di 17 anni e tantissimi feriti.
Ero giunto a Leopoli per l’ennesima missione umanitaria, ma pure per realizzare un progetto che era nella mente e nel cuore da tempo. Per cui questo giorno diventa quello migliore per parlare di solidarietà e Pace per questo martoriato Paese. Nella scuola 73 si posa un albero dedicato alla Pace, le tegole che proteggono le case, dipinte dall’artista M. Grazia Musolino, poste intorno alla pianta, hanno il compito di descrivere come questo laterizio può spezzarsi ma non piegarsi, come sta avvenendo per questo popolo.
I decori all’albero presentano pure una poesia dell’artista Marco Veronese ma pure una foto con una preghiera, un messaggio speciale che lo scorso anno, nello stesso periodo pasquale, il S. P. Papa Francesco, ospitando una delegazione di bambini ucraini accompagnati da questa stessa AiCS, venne recitata dal sagrato di Piazza S. Pietro in favore dell’Ucraina.
Si appendono subito i tanti messaggi scritti dai bambini italiani di AiCS a cui subito si aggiungono tantissimi pensieri dai numerosissimi ragazzini presenti all’evento, tutti recano lo stesso messaggio, Pace e amore per il popolo ucraino.
La giovane pianta, dietro alla statua della Vergine Maria, benedetta da Padre Ivan, avrà il compito di far crescere negli anni i suoi rami per dare sempre più spazio ai messaggi di vicinanza a questo popolo per far crescere pure la voglia di Pace che tutto il mondo si auspica.
Come in ogni occasione, anche questo progetto si concludeva con le canzoni italiane di Cristian che, come nelle precedenti occasioni, portava solidarietà ai suoi giovani coetanei.
Mai data più appropriata, oggi festa della liberazione per l’Italia che in questo giorno si toglieva il peso del nazifascismo, per invocare la liberazione per questo Popolo.
Il presidente di AiCS Centro Europa e Ucraina, Giovanni Colosimo


