C’è una data che ha segnato per sempre la storia di Castelvecchio Subequo, piccolo borgo abruzzese nel cuore della Valle Subequana: il 24 maggio 1935, quando una squadra di minatori locali stabilì un record nazionale di avanzamento in galleria nelle 24 ore. Era un’impresa ingegneristica, certo. Ma, soprattutto, era un’impresa umana. Figli di una terra dura e generosa, quei minatori lavoravano all’impianto sul Farfa per l’impresa Girola, con coraggio, orgoglio e fatica. Un gesto che oggi si carica di valore simbolico: un baluardo di lavoro e dignità, in un’Italia che correva verso il futuro.

A novant’anni esatti da quella impresa, Castelvecchio non dimentica. Sabato 24 maggio nella sala Padre Pio, la comunità – guidata da AiCS – si è raccolta attorno alla memoria collettiva di quel giorno, per trasformarla in occasione di riscoperta e progetto. Le associazioni Circolo Salvemini, Lacetelene, Pro Loco, con il sostegno di AICS Abruzzo e Fondazione Carispaq, hanno quindi promosso una giornata commemorativa che non vuole essere solo celebrazione, ma anche racconto vivo e riflessione civile.

Si sono alternate diverse testimonianze del tempo e per l’occasione, è stata realizzata un’opera grafica numerata, consegnata ai familiari dei minatori a ricordo dell’evento. Ma non finisce qui. L’iniziativa si apre anche ai più piccoli: un concorso creativo dedicato ai bambini, ispirato al tema “Il paese dei minatori”, per legare la memoria al futuro e trasmettere un senso di appartenenza ai nuovi abitanti del borgo. Il paese che fu dei minatori oggi è attraversato da domande cruciali: come si può riabitare questo territorio? Quali sono i segni ancora visibili di quella cultura del lavoro e del sacrificio? Come trasformare una memoria forte in energia di coesione e visione? Castelvecchio diventa così metafora di tanti borghi italiani, in bilico tra spopolamento e resistenza, tra abbandono e rinascita. Un piccolo paese che si interroga sul futuro a partire dalla sua storia. Un racconto che merita di essere ascoltato, documentato e condiviso.