
Da Marcello Lippi a Claudio Ranieri, da Franco Sensi a Giuseppe Marotta, da Giampiero Galeazzi a Simona Rolandi, da Marino Bartoletti a Gianluca di Marzio. In 41 anni di storia, il Premio AiCS di cultura sportiva Beppe Viola, dedicato all’indimenticato cronista sportivo, ha portato sul palco e premiato atleti, dirigenti sportivi e grandi firme del giornalismo sportivo.
L’appuntamento con la 42esima edizione è per il prossimo 24 novembre alle 17 nel Salone d’Onore del CONI, casa di tutti gli sportivi e che ormai da un lustro ospita l’ambito riconoscimento nazionale. Il Premio, organizzato dall’Associazione Beppe Viola, “patrona” anche dell’omonimo e noto torneo di calcio giovanile, in collaborazione con l’ente di promozione sportiva AiCS (Associazione italiana cultura sport), gode del patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Roma e della FIGC – Lega Nazionale Dilettanti.
Anche per il 2025 sarà assegnato a calciatori, allenatori, manager sportivi e operatori della comunicazione sempre nella memoria di chi seppe inventare un nuovo modo di comunicare il calcio, in un’ottica sociale, inclusiva e popolare, a ricordare che lo sport deve essere un diritto di tutti, come leva di benessere psicofisico, di socialità e crescita.
A presentare l’edizione 2025 sarà ancora una volta il vicedirettore di Rai Sport Marco Lollobrigida, anche lui premiato dall’associazione Beppe Viola nell’edizione del 2017, affiancato dalla giornalista e collega Simona Rolandi, a sua volta insignita del Premio nella più recente edizione.
Al loro fianco, nell’albo d’oro del Premio AiCS, tanti volti notissimi del calcio e del giornalismo sportivo ma anche allenatori e tecnici sportivi che hanno saputo distinguersi in termini di inclusione.
Tra i premiati ricordiamo Gianfranco De Laurentiis, Gianni Rivera, Marcello Lippi, Beppe Signori, Claudio Ranieri, Giacinto Facchetti, Ciro Immobile, Roberto Mancini e Francesco Totti, ma anche grandi nomi del giornalismo sportivo, da Giampiero Galeazzi a Marino Bartoletti, Jacopo Volpi e Ivan Zazzaroni, e i nomi più noti della politica sportiva, da Giovanni Malagò, presidente del CONI, a Gabriele Gravina, presidente della FIGC, fino a Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico.
Tra i premiati nelle edizioni più recenti ricordiamo Niccolò Pisilli, Edoardo Bove, Mattia Zaccagni e Beppe Bergomi.
Da qualche anno, poi, il Premio viene assegnato anche a chi si è distinto nella lotta al bullismo in campo: tra tutti, Igor Trocchia, già nominato dal Capo dello Stato eroe civile per aver ritirato la sua squadra da un torneo di calcio giovanile dopo gli insulti razzisti rivolti a uno dei suoi giovanissimi giocatori, e insignito del “Beppe Viola” nel 2019.
Sul palco, al fianco di Marco Lollobrigida, consegneranno i riconoscimenti i “padri” del Premio: Bruno Molea, presidente AiCS, e Raffaele Minichino, patron e ideatore della kermesse.
I premiati di questa edizione:
ALBERTO RIMEDIO, giornalista
JAVIER ZANETTI, vicepresidente Inter
ALESSIO ROMAGNOLI, calciatore Lazio
GIANLUCA MANCINI, calciatore della Roma
SEBASTIANO NELA, ex calciatore
MAURO FUSANO, pres. Guidonia
MAURIZIO STIRPE, pres. Frosinone
ELISABETTA ESPOSITO, giornalista
MANUELA OLIVIERI, moglie di Pietro Mennea e fondatrice Fondazione Mennea
DIANA BIANCHEDI, Chief Strategy, planning & Lagcy Officer della Fondazione MilanoCortina 2026
I nomi sono stati svelati il 19 novembre nel corso della conferenza stampa tenutasi alla sede della Figc, a Roma.


