Iniziò la sua carriera sportiva giovanissimo, lavorando come garzone e correndo per passione. Scoperto dal maratoneta Pericle Pagliani, venne introdotto nel mondo dell’atletica.
1905: prima gara ufficiale nella corsa podistica di Carpi.
1907: vinse la maratona di Bologna, diventando uno dei migliori corridori italiani.
1908: trionfò alla maratona di Torino e si qualificò per i Giochi Olimpici di Londra.
Olimpiadi di Londra 1908
Il 24 luglio 1908, Dorando Pietri corse la maratona olimpica, diventata una delle più leggendarie della storia. Entrò nello stadio di Londra per primo, esausto ma in testa. Cadde più volte a terra, stremato dalla fatica. Venne aiutato a rialzarsi da giudici e ufficiali per tagliare il traguardo: Fu dichiarato vincitore inizialmente, ma subito dopo squalificato per l’assistenza ricevuta. Nonostante la squalifica, la sua impresa rimase nella memoria collettiva e fece di lui un eroe sportivo. La regina Alessandra, colpita dal suo coraggio, gli regalò una coppa d’argento come riconoscimento speciale.
Dopo le Olimpiadi
Divenne famoso in tutto il mondo e fu invitato a correre maratone in Europa e negli Stati Uniti. Il 25 novembre 1908, a New York, vinse una “rivincita” contro l’americano Johnny Hayes (il vincitore ufficiale della maratona di Londra). Nel 1909 stabilì un record mondiale non ufficiale sulla distanza della maratona a New York. Nel 1911 si ritirò dalle competizioni, aprendo un albergo nella sua Carpi natale.
Curiosità
La sua maratona di Londra contribuì a fissare la distanza olimpica della gara in 42,195 km, oggi distanza ufficiale. È considerato uno dei simboli del sacrificio e della determinazione nello sport. Nel 2008, in occasione del centenario dell’impresa, Carpi e Londra hanno celebrato con eventi commemorativi.
Eredità
Dorando Pietri è ricordato come uno dei più grandi eroi olimpici, anche se non vinse ufficialmente la medaglia d’oro. La sua vicenda è diventata un simbolo universale dello spirito sportivo, in cui conta non solo la vittoria, ma il coraggio e la perseveranza.
Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpico
Fonte foto: Di Sconosciuto – [1], Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2093767
Il maratoneta Dorando Pietri nacque a Carpi (Modena) il 16 ottobre 1885: morì il 7 febbraio del ’42.
Iniziò la sua carriera sportiva giovanissimo, lavorando come garzone e correndo per passione. Scoperto dal maratoneta Pericle Pagliani, venne introdotto nel mondo dell’atletica.
1905: prima gara ufficiale nella corsa podistica di Carpi.
1907: vinse la maratona di Bologna, diventando uno dei migliori corridori italiani.
1908: trionfò alla maratona di Torino e si qualificò per i Giochi Olimpici di Londra.
Olimpiadi di Londra 1908
Il 24 luglio 1908, Dorando Pietri corse la maratona olimpica, diventata una delle più leggendarie della storia. Entrò nello stadio di Londra per primo, esausto ma in testa. Cadde più volte a terra, stremato dalla fatica. Venne aiutato a rialzarsi da giudici e ufficiali per tagliare il traguardo: Fu dichiarato vincitore inizialmente, ma subito dopo squalificato per l’assistenza ricevuta. Nonostante la squalifica, la sua impresa rimase nella memoria collettiva e fece di lui un eroe sportivo. La regina Alessandra, colpita dal suo coraggio, gli regalò una coppa d’argento come riconoscimento speciale.
Dopo le Olimpiadi
Divenne famoso in tutto il mondo e fu invitato a correre maratone in Europa e negli Stati Uniti. Il 25 novembre 1908, a New York, vinse una “rivincita” contro l’americano Johnny Hayes (il vincitore ufficiale della maratona di Londra). Nel 1909 stabilì un record mondiale non ufficiale sulla distanza della maratona a New York. Nel 1911 si ritirò dalle competizioni, aprendo un albergo nella sua Carpi natale.
Curiosità
La sua maratona di Londra contribuì a fissare la distanza olimpica della gara in 42,195 km, oggi distanza ufficiale. È considerato uno dei simboli del sacrificio e della determinazione nello sport. Nel 2008, in occasione del centenario dell’impresa, Carpi e Londra hanno celebrato con eventi commemorativi.
Eredità
Dorando Pietri è ricordato come uno dei più grandi eroi olimpici, anche se non vinse ufficialmente la medaglia d’oro. La sua vicenda è diventata un simbolo universale dello spirito sportivo, in cui conta non solo la vittoria, ma il coraggio e la perseveranza.
Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpico
Fonte foto: Di Sconosciuto – [1], Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2093767



