Noto come il “Leone di Pompei”, Giuseppe Abbagnale è un campione di canottaggio: è nato a Pompei (Napoli) il 24 luglio del 1959.

Gli inizi
Giuseppe Abbagnale nasce a Pompei, in provincia di Napoli, e cresce con una forte passione per lo sport trasmessa dalla famiglia. Inizia giovanissimo a praticare canottaggio alla Canottieri Stabia, club storico di Castellammare di Stabia. Il talento, la dedizione e la potenza fisica sono evidenti fin da subito, e la sua carriera prende slancio negli anni ’70.

Ben presto coinvolge anche il fratello minore Carmine, con cui forma uno degli equipaggi più vincenti della storia del canottaggio mondiale: i Fratelli Abbagnale, una coppia indissolubile nel “due con”, accompagnati dal fedele timoniere Giuseppe Di Capua.

Carriera agonistica e trionfi
Giuseppe Abbagnale ha dominato la scena internazionale del canottaggio per oltre un decennio, diventando un’icona sportiva in Italia e nel mondo. Tra il 1981 e il 1992, insieme a Carmine e Di Capua, ha scritto alcune delle pagine più gloriose dello sport azzurro.

Giochi Olimpici

  • Los Angeles 1984: Medaglia d’Oro
  • Seoul 1988: Medaglia d’Oro
  • Barcellona 1992: Medaglia d’Argento

Campionati del Mondo

  • 7 Titoli Mondiali tra il 1981 e il 1991
  • Diverse altre medaglie in manifestazioni internazionali

Con il loro stile elegante, ma potente, e con una sintonia fuori dal comune, i Fratelli Abbagnale hanno fatto innamorare l’Italia intera. Le loro vittorie hanno dato lustro al canottaggio italiano e contribuito alla sua popolarità anche tra il grande pubblico.

Riconoscimenti e premi

  • Collare d’Oro al Merito Sportivo del CONI
  • Ufficiale e poi Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana
  • Inserito nella Hall of Fame della Federazione Internazionale di Canottaggio (FISA)
  • Più volte premiato come sportivo dell’anno

Dopo il ritiro: una vita per lo sport
Dopo il ritiro dall’attività agonistica, Giuseppe Abbagnale non ha mai lasciato il mondo del canottaggio. Ha intrapreso la carriera da dirigente sportivo e ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità.
Nel 2012 è stato eletto Presidente della Federazione Italiana Canottaggio (FIC): sotto la sua guida, l’Italia ha continuato a ottenere importanti successi internazionali e a formare nuove generazioni di atleti di élite.

Una dinastia sportiva
La tradizione della famiglia Abbagnale non si è fermata a Giuseppe e Carmine: anche il fratello Agostino Abbagnale, più giovane, ha scritto pagine straordinarie nel canottaggio, vincendo tre ori olimpici. La famiglia è considerata una vera dinastia dello sport italiano, un unicum per medaglie e longevità ai massimi livelli.

Eredità e significato
Giuseppe Abbagnale è molto più di un campione olimpico. È un simbolo di sacrificio, umiltà, disciplina e fratellanza. In lui convivono l’atleta, il patriarca sportivo e il dirigente appassionato. Il suo volto e la sua voce sono ancora oggi punti di riferimento per lo sport azzurro e per tutti coloro che credono nei valori dello sport come scuola di vita.

Citazione celebre
“Nel canottaggio non vince il più forte: vince chi rema per l’altro, e chi rema insieme”.

Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala – giornalista e campione olimpico

Fonte foto: Federazione italiana canottaggio 

Noto come il “Leone di Pompei”, Giuseppe Abbagnale è un campione di canottaggio: è nato a Pompei (Napoli) il 24 luglio del 1959.

Gli inizi
Giuseppe Abbagnale nasce a Pompei, in provincia di Napoli, e cresce con una forte passione per lo sport trasmessa dalla famiglia. Inizia giovanissimo a praticare canottaggio alla Canottieri Stabia, club storico di Castellammare di Stabia. Il talento, la dedizione e la potenza fisica sono evidenti fin da subito, e la sua carriera prende slancio negli anni ’70.

Ben presto coinvolge anche il fratello minore Carmine, con cui forma uno degli equipaggi più vincenti della storia del canottaggio mondiale: i Fratelli Abbagnale, una coppia indissolubile nel “due con”, accompagnati dal fedele timoniere Giuseppe Di Capua.

Carriera agonistica e trionfi
Giuseppe Abbagnale ha dominato la scena internazionale del canottaggio per oltre un decennio, diventando un’icona sportiva in Italia e nel mondo. Tra il 1981 e il 1992, insieme a Carmine e Di Capua, ha scritto alcune delle pagine più gloriose dello sport azzurro.

Giochi Olimpici

  • Los Angeles 1984: Medaglia d’Oro
  • Seoul 1988: Medaglia d’Oro
  • Barcellona 1992: Medaglia d’Argento

Campionati del Mondo

  • 7 Titoli Mondiali tra il 1981 e il 1991
  • Diverse altre medaglie in manifestazioni internazionali

Con il loro stile elegante, ma potente, e con una sintonia fuori dal comune, i Fratelli Abbagnale hanno fatto innamorare l’Italia intera. Le loro vittorie hanno dato lustro al canottaggio italiano e contribuito alla sua popolarità anche tra il grande pubblico.

Riconoscimenti e premi

  • Collare d’Oro al Merito Sportivo del CONI
  • Ufficiale e poi Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana
  • Inserito nella Hall of Fame della Federazione Internazionale di Canottaggio (FISA)
  • Più volte premiato come sportivo dell’anno

Dopo il ritiro: una vita per lo sport
Dopo il ritiro dall’attività agonistica, Giuseppe Abbagnale non ha mai lasciato il mondo del canottaggio. Ha intrapreso la carriera da dirigente sportivo e ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità.
Nel 2012 è stato eletto Presidente della Federazione Italiana Canottaggio (FIC): sotto la sua guida, l’Italia ha continuato a ottenere importanti successi internazionali e a formare nuove generazioni di atleti di élite.

Una dinastia sportiva
La tradizione della famiglia Abbagnale non si è fermata a Giuseppe e Carmine: anche il fratello Agostino Abbagnale, più giovane, ha scritto pagine straordinarie nel canottaggio, vincendo tre ori olimpici. La famiglia è considerata una vera dinastia dello sport italiano, un unicum per medaglie e longevità ai massimi livelli.

Eredità e significato
Giuseppe Abbagnale è molto più di un campione olimpico. È un simbolo di sacrificio, umiltà, disciplina e fratellanza. In lui convivono l’atleta, il patriarca sportivo e il dirigente appassionato. Il suo volto e la sua voce sono ancora oggi punti di riferimento per lo sport azzurro e per tutti coloro che credono nei valori dello sport come scuola di vita.

Citazione celebre
“Nel canottaggio non vince il più forte: vince chi rema per l’altro, e chi rema insieme”.

Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala – giornalista e campione olimpico

Fonte foto: Federazione italiana canottaggio