La storia di Toro Scatenato, simbolo di resistenza e redenzione
Nome completo: Giacobbe “Jake” LaMotta
Nato: 10 luglio 1922, Bronx, New York (USA)
Morto: 19 settembre 2017, Aventura, Florida
Nazionalità: Statunitense (di origini italiane)
Peso: Medio (Middleweight)
Soprannome: Raging Bull – Il Toro Scatenato
Infanzia e inizio carriera
Jake LaMotta nasce nel Bronx da una famiglia di immigrati italiani originari di Messina. Cresce in un quartiere difficile, segnato da povertà e violenza. Fin da ragazzo manifesta un carattere ribelle, istintivo, aggressivo. A causa di problemi legali da adolescente, viene mandato in riformatorio dove inizia a praticare la boxe per autodifesa e disciplina.
Debutta tra i professionisti nel 1941, a soli 19 anni. Fin da subito si fa notare per lo stile aggressivo, per la straordinaria resistenza ai colpi e per una capacità rara di sopportare punizioni disumane senza mai cedere. Non era il pugile più tecnico, ma aveva un cuore immenso e una determinazione feroce.
L’ascesa e la rivalità con Sugar Ray Robinson
LaMotta costruisce rapidamente una reputazione di “pugile indistruttibile”. Il momento chiave della sua carriera arriva con la leggendaria serie di sei combattimenti contro Sugar Ray Robinson, uno dei più grandi pugili della storia. La loro rivalità entra nella leggenda della boxe: LaMotta vinse uno di questi incontri, nel 1943, infliggendo a Robinson la prima sconfitta da professionista. Tuttavia, perse gli altri cinque, inclusa la famigerata battaglia finale del 1951, passata alla storia come il “Massacro di San Valentino” per la brutalità con cui LaMotta venne sconfitto ma non mandato al tappeto. Dopo quel match, pronuncerà la sua frase più celebre:
“You never got me down, Ray.”
Campione del mondo
Il 16 giugno 1949, Jake LaMotta conquista il titolo Mondiale dei pesi medi battendo il francese Marcel Cerdan al Briggs Stadium di Detroit. Quella vittoria lo consacra come uno dei pugili più temuti e rispettati del tempo.
Difende il titolo con successo diverse volte, fino alla sconfitta del 1951 proprio contro Sugar Ray Robinson, che lo spodesta nella loro sesta e ultima sfida. Dopo altri incontri minori, Jake si ritira nel 1954, con un record professionale di 83 vittorie (30 KO), 19 sconfitte e 4 pareggi.
Toro Scatenato e la rinascita mediatica
Dopo il ritiro, LaMotta vive un periodo turbolento: apre un nightclub, ha problemi con la giustizia, e attraversa momenti difficili, tra cui una breve detenzione. Nel 1970 pubblica la sua autobiografia, “Raging Bull”, che attira l’attenzione del regista Martin Scorsese.
Nel 1980 il libro diventa il celebre film “Toro Scatenato”, interpretato da Robert De Niro, che vinse l’Oscar come Miglior Attore. Il film racconta la vita tormentata di LaMotta, sia dentro che fuori dal ring, tra violenza, gelosie, autodistruzione e redenzione. La pellicola trasforma LaMotta in un’icona culturale americana, più famosa dopo il ritiro che durante la carriera attiva.
Vita privata e ultimi anni
Jake LaMotta è stato sposato sette volte e ha avuto sei figli. La sua vita privata è stata segnata da eccessi, comportamenti violenti e da un lungo percorso di autoconsapevolezza. Negli ultimi anni si è riavvicinato al pubblico attraverso interviste, apparizioni televisive e rievocazioni della sua carriera.
Si è spento il 19 settembre 2017, all’età di 95 anni. La sua morte ha chiuso un capitolo della boxe americana fatto di sangue, coraggio e spirito indomabile.
L’eredità del Toro Scatenato
Jake LaMotta rappresenta un simbolo della boxe degli anni ’40 e ’50: dura, autentica, brutale. Un pugile che non si piegava mai, disposto a combattere fino all’ultimo secondo, anche quando tutto sembrava perduto. Il suo stile ha ispirato generazioni di atleti, e la sua storia è diventata leggenda grazie al cinema.
Il suo nome resterà per sempre legato a tre parole: cuore, sofferenza, redenzione.
Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpico
Fonte foto: Di None indicated on front or back of card. – eBay itemcard frontcard back, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=20433058
La storia di Toro Scatenato, simbolo di resistenza e redenzione
Nome completo: Giacobbe “Jake” LaMotta
Nato: 10 luglio 1922, Bronx, New York (USA)
Morto: 19 settembre 2017, Aventura, Florida
Nazionalità: Statunitense (di origini italiane)
Peso: Medio (Middleweight)
Soprannome: Raging Bull – Il Toro Scatenato
Infanzia e inizio carriera
Jake LaMotta nasce nel Bronx da una famiglia di immigrati italiani originari di Messina. Cresce in un quartiere difficile, segnato da povertà e violenza. Fin da ragazzo manifesta un carattere ribelle, istintivo, aggressivo. A causa di problemi legali da adolescente, viene mandato in riformatorio dove inizia a praticare la boxe per autodifesa e disciplina.
Debutta tra i professionisti nel 1941, a soli 19 anni. Fin da subito si fa notare per lo stile aggressivo, per la straordinaria resistenza ai colpi e per una capacità rara di sopportare punizioni disumane senza mai cedere. Non era il pugile più tecnico, ma aveva un cuore immenso e una determinazione feroce.
L’ascesa e la rivalità con Sugar Ray Robinson
LaMotta costruisce rapidamente una reputazione di “pugile indistruttibile”. Il momento chiave della sua carriera arriva con la leggendaria serie di sei combattimenti contro Sugar Ray Robinson, uno dei più grandi pugili della storia. La loro rivalità entra nella leggenda della boxe: LaMotta vinse uno di questi incontri, nel 1943, infliggendo a Robinson la prima sconfitta da professionista. Tuttavia, perse gli altri cinque, inclusa la famigerata battaglia finale del 1951, passata alla storia come il “Massacro di San Valentino” per la brutalità con cui LaMotta venne sconfitto ma non mandato al tappeto. Dopo quel match, pronuncerà la sua frase più celebre:
“You never got me down, Ray.”
Campione del mondo
Il 16 giugno 1949, Jake LaMotta conquista il titolo Mondiale dei pesi medi battendo il francese Marcel Cerdan al Briggs Stadium di Detroit. Quella vittoria lo consacra come uno dei pugili più temuti e rispettati del tempo.
Difende il titolo con successo diverse volte, fino alla sconfitta del 1951 proprio contro Sugar Ray Robinson, che lo spodesta nella loro sesta e ultima sfida. Dopo altri incontri minori, Jake si ritira nel 1954, con un record professionale di 83 vittorie (30 KO), 19 sconfitte e 4 pareggi.
Toro Scatenato e la rinascita mediatica
Dopo il ritiro, LaMotta vive un periodo turbolento: apre un nightclub, ha problemi con la giustizia, e attraversa momenti difficili, tra cui una breve detenzione. Nel 1970 pubblica la sua autobiografia, “Raging Bull”, che attira l’attenzione del regista Martin Scorsese.
Nel 1980 il libro diventa il celebre film “Toro Scatenato”, interpretato da Robert De Niro, che vinse l’Oscar come Miglior Attore. Il film racconta la vita tormentata di LaMotta, sia dentro che fuori dal ring, tra violenza, gelosie, autodistruzione e redenzione. La pellicola trasforma LaMotta in un’icona culturale americana, più famosa dopo il ritiro che durante la carriera attiva.
Vita privata e ultimi anni
Jake LaMotta è stato sposato sette volte e ha avuto sei figli. La sua vita privata è stata segnata da eccessi, comportamenti violenti e da un lungo percorso di autoconsapevolezza. Negli ultimi anni si è riavvicinato al pubblico attraverso interviste, apparizioni televisive e rievocazioni della sua carriera.
Si è spento il 19 settembre 2017, all’età di 95 anni. La sua morte ha chiuso un capitolo della boxe americana fatto di sangue, coraggio e spirito indomabile.
L’eredità del Toro Scatenato
Jake LaMotta rappresenta un simbolo della boxe degli anni ’40 e ’50: dura, autentica, brutale. Un pugile che non si piegava mai, disposto a combattere fino all’ultimo secondo, anche quando tutto sembrava perduto. Il suo stile ha ispirato generazioni di atleti, e la sua storia è diventata leggenda grazie al cinema.
Il suo nome resterà per sempre legato a tre parole: cuore, sofferenza, redenzione.
Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpico
Fonte foto: Di None indicated on front or back of card. – eBay itemcard frontcard back, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=20433058


