Nicola Pietrangeli nacque l’11 settembre 1933 a Tunisi, in quello che allora era un protettorato francese. La sua famiglia aveva radici molto variegate: il padre era italiano, di origini abruzzesi e campane, mentre la madre era russa, con antenati danesi. Questo intreccio di culture fece crescere Nicola in un ambiente aperto, poliglotta e cosmopolita, caratteristiche che lo resero un personaggio affascinante anche fuori dal campo.
Durante la Seconda guerra mondiale la famiglia conobbe momenti difficili: la loro casa fu distrutta da un bombardamento, evento che costrinse i Pietrangeli a trasferirsi a Roma. Fu proprio nella capitale italiana che Nicola iniziò a coltivare seriamente la passione per il tennis.
Gli esordi
A Roma, Pietrangeli si avvicinò al tennis frequentando i circoli storici, in particolare il Foro Italico. La sua eleganza naturale e la predisposizione atletica lo fecero notare fin da giovanissimo. Debuttò agli Internazionali d’Italia nel 1952, lasciando intravedere il talento che negli anni successivi lo avrebbe consacrato come uno dei migliori giocatori al mondo. Nello stesso periodo esordì in Coppa Davis, competizione alla quale resterà legato per tutta la vita.
Carriera agonistica
Gli anni ’50 e ’60 furono il periodo d’oro della carriera di Nicola Pietrangeli. Fu protagonista del tennis mondiale quando ancora lo sport non era professionistico e godeva di un fascino quasi aristocratico.
Roland Garros, la sua “casa”
Il torneo che più lo consacrò fu il Roland Garros di Parigi, disputato sulla terra battuta, superficie a lui più congeniale. Nel 1959 conquistò il suo primo titolo, battendo in finale l’australiano Ian Vermaak. Nel 1960 bissò il successo, superando in finale lo svedese Ulf Schmidt. Raggiunse inoltre la finale altre due volte, nel 1961 e nel 1964, fermato solo da avversari di altissimo livello.
Successi in Italia e nel mondo
Nel 1957 e nel 1961 vinse anche gli Internazionali d’Italia al Foro Italico, davanti al pubblico romano che lo adorava e che lo considerava già un idolo nazionale. Vinse inoltre numerosi altri tornei internazionali, tra cui più edizioni del prestigioso Monte Carlo.
Coppa Davis
La sua dedizione alla Coppa Davis è leggendaria: disputò ben 164 incontri e vinse 120 match (78 in singolare e 42 in doppio), numeri che ancora oggi restano record italiani. La sua leadership e il suo carisma fecero dell’Italia una squadra temuta a livello internazionale.
Doppio con Orlando Sirola
Pietrangeli formò con Orlando Sirola una delle coppie di doppio più vincenti della storia del tennis italiano. Insieme conquistarono il Roland Garros in doppio e furono protagonisti in molte sfide di Coppa Davis e nei tornei del Grande Slam. La loro intesa in campo era basata su uno stile complementare: la finezza e la precisione di Pietrangeli unite alla potenza e all’energia di Sirola.
Stile di gioco
Nicola Pietrangeli era un fondocampista elegante, dotato di un rovescio a una mano tra i più belli ed efficaci del circuito. Non aveva un fisico particolarmente imponente, ma possedeva un tocco sopraffino, una grande varietà di colpi e un’intelligenza tattica che lo rendevano difficilissimo da affrontare sulla terra battuta. La sua capacità di mantenere scambi lunghi e di variare il ritmo erano marchi di fabbrica.
Personalità e fascino
Fu soprannominato “il principe del tennis italiano” non solo per la sua classe in campo, ma anche per lo stile di vita mondano e raffinato che conduceva. Era un uomo elegante, galante, abituato a frequentare il jet set internazionale e a vivere la vita con leggerezza e charme. Pietrangeli incarnava perfettamente l’idea del campione sportivo che va oltre lo sport, diventando icona di un’epoca.
Capitano di Coppa Davis
Dopo il ritiro dall’attività agonistica, Nicola Pietrangeli continuò a dare un contributo fondamentale al tennis italiano come capitano di Coppa Davis. Il suo nome resta legato in maniera indelebile alla storica vittoria del 1976, quando l’Italia conquistò la Coppa Davis battendo il Cile a Santiago. Fu la prima vittoria italiana nella competizione e rimane, ancora oggi, una delle imprese sportive più memorabili della storia nazionale.
Riconoscimenti e memoria
Nicola Pietrangeli è l’unico tennista italiano inserito nella International Tennis Hall of Fame, onore riservato ai più grandi della storia.
Il campo centrale del Foro Italico di Roma porta il suo nome, un tributo alla sua importanza nello sport italiano. Inoltre, è presente nella Walk of Fame dello sport italiano e ha ricevuto nel corso degli anni numerose onorificenze civili e sportive.
Vita dopo il tennis
Dopo la carriera, Pietrangeli rimase sempre vicino al mondo del tennis e dello sport. Partecipò come commentatore televisivo, fu ospite in programmi e continuò a essere una figura carismatica capace di raccontare il passato e di ispirare le nuove generazioni. Anche negli ultimi anni, nonostante l’età avanzata, la sua voce è rimasta autorevole e ascoltata.
Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, campione olimpico e giornalista
Fonte Foto: Federtennis, https://www.fitp.it/media/FIT/Federtennis/Federazione/190703-Pietrangeli.jpg


