Nel numero del 15 settembre, il decreto 7 agosto del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali
Roma, 16 settembre 2025 – È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 214 del 15 settembre 2025) il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che disciplina in modo organico la vigilanza, il controllo e il monitoraggio sugli Enti del Terzo Settore (ETS). Una norma attesa, che introduce regole uniformi e strumenti operativi per garantire trasparenza e corretto funzionamento del sistema, rafforzando il ruolo del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), delle Reti Associative Nazionali (RAN) e dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSV).
Il decreto chiarisce che i controlli riguardano esclusivamente gli ETS iscritti alle sezioni a), b), c), e) e g) del RUNTS, compresi quelli in scioglimento o in procedura concorsuale. Restano invece escluse le imprese sociali e le società di mutuo soccorso, che dispongono di sistemi di vigilanza propri.
I soggetti responsabili dei controlli sono gli Uffici RUNTS e, per gli ordinari programmati, i soggetti autorizzati – ovvero le Reti Associative Nazionali e CSV – individuati tramite decreto dell’Ufficio statale RUNTS. Gli elenchi aggiornati saranno pubblici e accessibili anche tramite il Registro. I controlli straordinari, invece, restano di competenza diretta degli Uffici RUNTS.
Modalità e tempistiche dei controlli
Ogni ETS sarà sottoposto a verifica almeno una volta ogni tre anni. Per garantire uniformità , entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto saranno approvati i modelli standard di verbale, da utilizzare obbligatoriamente sia per i controlli ordinari sia per quelli straordinari.
Il procedimento ordinario si apre con comunicazione via PEC e deve concludersi entro 90 giorni, salvo sospensioni per la richiesta di documenti integrativi o per la regolarizzazione di irregolarità . In caso di rilievi sanabili, infatti, l’ente riceverà un invito a regolarizzare; in mancanza di riscontro o in caso di irreperibilità , l’incaricato potrà proporre all’Ufficio RUNTS provvedimenti fino alla cancellazione.
Gli incaricati – dipendenti o professionisti esterni – dovranno possedere specifici requisiti di formazione ed esperienza, opereranno secondo principi di riservatezza e rotazione e, se esterni alla pubblica amministrazione, agiranno come incaricati di pubblico servizio.
Risorse e provvedimenti RUNTS
Il decreto definisce anche il sistema di finanziamento dei controlli: il contributo, a carico dello Stato e proporzionato alle entrate degli enti controllati, varia da 50 euro (per ETS fino a 60.000 euro di entrate) a 500 euro (per enti oltre 1 milione di euro). È previsto un anticipo del 60% delle somme programmate e un saldo a consuntivo.
Ricevute le proposte degli incaricati, gli Uffici RUNTS potranno adottare misure ulteriori: dall’avvio di controlli straordinari alla diffida alla regolarizzazione (con tempi da 30 a 180 giorni), fino all’eventuale cancellazione dal Registro. Per le fondazioni, rimangono possibili provvedimenti specifici previsti dal Codice del Terzo Settore.
Una svolta per il Terzo Settore
L’entrata in vigore del decreto – fissata al 16 settembre 2025 – rappresenta una tappa significativa per il consolidamento del sistema di vigilanza sugli ETS. Per le Reti Associative Nazionali si apre una fase di responsabilità e di collaborazione con le istituzioni, con l’obiettivo di garantire trasparenza, correttezza gestionale e valorizzazione del ruolo del Terzo Settore nella società .


