Dal 20 giugno al 30 settembre a Suvereto

Inaugura venerdì 20 giugno alle 18 al Museo Artistico della Bambola di Suvereto “Barando con le noci – Giochi e giocattoli nell’antichità”, la mostra dedicata a illustrare il significato simbolico, culturale e sociale del gioco nel mondo antico, dall’infanzia all’età adulta, curata da Daniele Lamuraglia e Elisa Laschi, del Dipartimento Cultura di AiCS, e organizzata in collaborazione con Parchi Val di Cornia e Comune di Suvereto.

Il titolo della mostra riprende e trasforma ironicamente un noto motto latino con cui si indicava l’età dell’infanzia, tempus nuces, ovvero “il tempo delle noci”, un periodo caratterizzato dal gioco con questi frutti autunnali. Saranno esposti oggetti da ammirare e da toccare: di particolare fascino, la riproduzione della famosa bambola rinvenuta a Roma nel 1889 nella sepoltura di Crepereia Tryphaena, fanciulla romana vissuta e morta precocemente nel II secolo d.C., oltre a giochi da tavolo con pedine e altri, quali dadi romani, pedine, astragali, palloni in cuoio.

Alla straordinaria ed emozionante scoperta del sarcofago della giovane Crepereia Trifena, che colpì molto l’opinione pubblica dell’epoca per le condizioni di conservazione dello scheletro e degli oggetti che accompagnavano il suo ultimo viaggio, assistette il poeta Giovanni Pascoli, cui è dedicato il progetto AiCS “Pascoli, nuova visione” (2022-2023) che ha dato origine alla mostra, quale approfondimento per far conoscere al pubblico il mondo del gioco nell’Italia preromana e romana.

E proprio dall’epoca di Pascoli, la fine dell’Ottocento, prende avvio il percorso espositivo del Museo Artistico della Bambola di Suvereto, che custodisce pezzi unici e capolavori d’arte e d’artigianato, provenienti dalle più importanti manifatture d’Italia. Un percorso museale originale che, dalla fine dell’Ottocento alla fine del Novecento, racconta attraverso le bambole l’evoluzione della società, del costume e dei materiali – dalla porcellana al legno, dal biscuit alla celluloide, insieme a feltro di lana, stoffa e cartapesta –  alcuni dei momenti della storia italiana più recente.

“Barando con le noci – Giochi e giocattoli nell’antichità” sarà aperta dal 20 giugno e fino al 30 settembre, visitabile in orario di apertura del Museo, e sarà accompagnata dall’edizione del Catalogo della Mostra, curato da Elisa Laschi.

Missione di AiCS è quella di garantire sport e cultura accessibile a tutti, perché da essi partono condivisione, crescita, coesione sociale. Ci piace farlo costruendo reti sui territori capaci di accogliere e farsi portatori sani di cultura di inclusione – commenta il presidente dell’Associazione italiana cultura sport, Bruno Molea -. Per noi di AiCS, il gioco è un concetto importante, che decliniamo sia nello sport che nella cultura: è il primo linguaggio dei bambini, che ci insegnano ogni giorno inclusione e bellezza. La collaborazione con il Museo Artistico della Bambola va in tal senso e siamo contenti di poterla celebrare con questa mostra a cui tanto teniamo”. 

“La mostra di AiCS Cultura “Barando con le noci – Giochi e giocattoli nell’antichità” curata da Elisa Laschi, trova un’accoglienza ideale nel Museo Artistico della Bambola di Suvereto curato da Marta Coccoluto. Il gioco, così come a partire da un’epoca più moderna lo sport, è un elemento cruciale nella storia delle civiltà umane: una prospettiva che viene ben messa in luce da questo specifico percorso espositivo. Partendo dalla bambola di epoca romana “Crepereia Trifena” dalla quale è scaturita la suggestione per la mostra sui giochi e giocattoli nell’antichità di AiCS Cultura, fino al congiungersi con le deliziose e preziose bambole realizzate fra ‘800 e ‘900 del Museo di Suvereto, si crea un forte legame storico e umano capace anche di dare un risalto particolare alla crescita della sensibilità femminile lungo i secoli, offrendo la possibilità di una riflessione molto utile per confrontarci con i nostri tempi, oltre che un piacere nel relazionarsi con oggetti che evocano sensazioni che ognuno ha vissuto nella propria vita” – dichiara Daniele Lamuraglia, Responsabile Nazionale del Dipartimento Cultura AiCS

 

“Grazie alla prestigiosa collaborazione tra Parchi Val di Cornia e AiCS, le iniziative per la valorizzazione e la fruizione del Museo Artistico della Bambola, intraprese dal Comune di Suvereto con il progetto Musei del PNRR Attrattività Borghi, si rafforzano e si ampliano, creando un importante confronto tra le bambole e i giochi dell’antichità classica e le bambole della collezione di Maria Micaelli. Un ponte tra memoria e modernità, che sottolinea la centralità della bambola quale oggetto antropomorfo che ha accompagnato l’umanità attraversando i secoli. Regina indiscussa di tutti i giocattoli, oggetto di infinite rappresentazioni simboliche, magiche, antropologiche, la bambola non ha mai perso la propria connotazione originaria di modello, uno specchio nel quale riconoscersi e proiettare le prime esperienza affettive” – sono le parole di Marta Coccoluto, Responsabile del Museo Artistico della Bambola (Parchi Val di Cornia). 

Dal 20 giugno al 30 settembre a Suvereto

Inaugura venerdì 20 giugno alle 18 al Museo Artistico della Bambola di Suvereto “Barando con le noci – Giochi e giocattoli nell’antichità”, la mostra dedicata a illustrare il significato simbolico, culturale e sociale del gioco nel mondo antico, dall’infanzia all’età adulta, curata da Daniele Lamuraglia e Elisa Laschi, del Dipartimento Cultura di AiCS, e organizzata in collaborazione con Parchi Val di Cornia e Comune di Suvereto.

Il titolo della mostra riprende e trasforma ironicamente un noto motto latino con cui si indicava l’età dell’infanzia, tempus nuces, ovvero “il tempo delle noci”, un periodo caratterizzato dal gioco con questi frutti autunnali. Saranno esposti oggetti da ammirare e da toccare: di particolare fascino, la riproduzione della famosa bambola rinvenuta a Roma nel 1889 nella sepoltura di Crepereia Tryphaena, fanciulla romana vissuta e morta precocemente nel II secolo d.C., oltre a giochi da tavolo con pedine e altri, quali dadi romani, pedine, astragali, palloni in cuoio.

Alla straordinaria ed emozionante scoperta del sarcofago della giovane Crepereia Trifena, che colpì molto l’opinione pubblica dell’epoca per le condizioni di conservazione dello scheletro e degli oggetti che accompagnavano il suo ultimo viaggio, assistette il poeta Giovanni Pascoli, cui è dedicato il progetto AiCS “Pascoli, nuova visione” (2022-2023) che ha dato origine alla mostra, quale approfondimento per far conoscere al pubblico il mondo del gioco nell’Italia preromana e romana.

E proprio dall’epoca di Pascoli, la fine dell’Ottocento, prende avvio il percorso espositivo del Museo Artistico della Bambola di Suvereto, che custodisce pezzi unici e capolavori d’arte e d’artigianato, provenienti dalle più importanti manifatture d’Italia. Un percorso museale originale che, dalla fine dell’Ottocento alla fine del Novecento, racconta attraverso le bambole l’evoluzione della società, del costume e dei materiali – dalla porcellana al legno, dal biscuit alla celluloide, insieme a feltro di lana, stoffa e cartapesta –  alcuni dei momenti della storia italiana più recente.

“Barando con le noci – Giochi e giocattoli nell’antichità” sarà aperta dal 20 giugno e fino al 30 settembre, visitabile in orario di apertura del Museo, e sarà accompagnata dall’edizione del Catalogo della Mostra, curato da Elisa Laschi.

Missione di AiCS è quella di garantire sport e cultura accessibile a tutti, perché da essi partono condivisione, crescita, coesione sociale. Ci piace farlo costruendo reti sui territori capaci di accogliere e farsi portatori sani di cultura di inclusione – commenta il presidente dell’Associazione italiana cultura sport, Bruno Molea -. Per noi di AiCS, il gioco è un concetto importante, che decliniamo sia nello sport che nella cultura: è il primo linguaggio dei bambini, che ci insegnano ogni giorno inclusione e bellezza. La collaborazione con il Museo Artistico della Bambola va in tal senso e siamo contenti di poterla celebrare con questa mostra a cui tanto teniamo”.

“La mostra di AiCS Cultura “Barando con le noci – Giochi e giocattoli nell’antichità” curata da Elisa Laschi, trova un’accoglienza ideale nel Museo Artistico della Bambola di Suvereto curato da Marta Coccoluto. Il gioco, così come a partire da un’epoca più moderna lo sport, è un elemento cruciale nella storia delle civiltà umane: una prospettiva che viene ben messa in luce da questo specifico percorso espositivo. Partendo dalla bambola di epoca romana “Crepereia Trifena” dalla quale è scaturita la suggestione per la mostra sui giochi e giocattoli nell’antichità di AiCS Cultura, fino al congiungersi con le deliziose e preziose bambole realizzate fra ‘800 e ‘900 del Museo di Suvereto, si crea un forte legame storico e umano capace anche di dare un risalto particolare alla crescita della sensibilità femminile lungo i secoli, offrendo la possibilità di una riflessione molto utile per confrontarci con i nostri tempi, oltre che un piacere nel relazionarsi con oggetti che evocano sensazioni che ognuno ha vissuto nella propria vita” – dichiara Daniele Lamuraglia, Responsabile Nazionale del Dipartimento Cultura AiCS

 

“Grazie alla prestigiosa collaborazione tra Parchi Val di Cornia e AiCS, le iniziative per la valorizzazione e la fruizione del Museo Artistico della Bambola, intraprese dal Comune di Suvereto con il progetto Musei del PNRR Attrattività Borghi, si rafforzano e si ampliano, creando un importante confronto tra le bambole e i giochi dell’antichità classica e le bambole della collezione di Maria Micaelli. Un ponte tra memoria e modernità, che sottolinea la centralità della bambola quale oggetto antropomorfo che ha accompagnato l’umanità attraversando i secoli. Regina indiscussa di tutti i giocattoli, oggetto di infinite rappresentazioni simboliche, magiche, antropologiche, la bambola non ha mai perso la propria connotazione originaria di modello, uno specchio nel quale riconoscersi e proiettare le prime esperienza affettive” – sono le parole di Marta Coccoluto, Responsabile del Museo Artistico della Bambola (Parchi Val di Cornia).