F.A.Q.  – TUTELA MINORI

1. I membri del direttivo possono essere nominati Safeguarding?

No, non è possibile 

2. Il Safeguarding deve essere un responsabile non associato e quindi una figura esterna?

Precisiamo che il safeguarding deve essere indipendente rispetto alla gestione dell’ente oltre ad avere comprovate esperienze e competenze. Non esistono disposizioni che vietino espressamente di nominare il safeguarding tra i soggetti che già operano all’interno della realtà sportiva: è necessario però un equilibrio fra l’esigenza di autonomia e indipendenza e gli indubbi vantaggi in tema di efficienza ed efficacia che può avere la nomina di un soggetto che già abbia, magari da anni, un rapporto di stima e fiducia da parte degli atleti.
Il safeguarding deve avere comprovate esperienza e competenze. Alcuni esempi di figure che potrebbero essere utili per l’individuazione sono: avvocati, professionisti del settore, ex segretari o presidenti di altri enti con almeno 5 anni di esperienza, docenti, ecc.

3. Chi è affiliato a due enti federali deve inviare la nomina del safeguarding ad entrambi?

Sì, deve essere inviato ad entrambi.

4. Non abbiamo minori tra i nostri tesserati. L'obbligo di nominare un safeguarding sussiste lo stesso?

Secondo quanto previsto dalla delibera del Coni n.255 del 25 luglio 2023, il responsabile Safeguarding è una figura obbligatoria per tutte le Asd/Ssd a tutela di eventuali abusi commessi nei confronti di TUTTI i tesserati, non solo minori.

5. È possibile avere una revisione della documentazione da parte del consulente nazionale, per sapere se è tutto corretto?

Non ci occupiamo della revisione della documentazione, ma sono previsti momenti di formazione gratuiti utili ad accompagnarvi in questa fase. Maggiori dettagli in merito alla programmazione della formazione verranno inviati attraverso i consueti canali di comunicazione

6. Sono previsti corsi, anche online, per i responsabili Safeguarding?

Sì, sono previsti corsi di formazione obbligatori. Maggiori dettagli in merito alla programmazione della formazione verranno inviati attraverso i consueti canali di comunicazione.

7. Per la richiesta del certificato del casellario giudiziale del Safeguarding è prevista una esenzione di bollo/diritti?

È prevista solo l’esenzione del bollo.

8. È obbligatorio richiedere il casellario giudiziale del safeguarding?

Anche se la legge non lo richiede è fortemente consigliato visto il ruolo che andrà ad assumere

9. Deve essere nominato un responsabile per la tutela dei minori e un responsabile safeguarding o può essere indicata la stessa persona in un unico verbale?

Il responsabile Safeguarding ricopre nelle sue funzioni anche quelle del responsabile per la tutela dei minori per cui è sufficiente la nomina del primo.

10. Abbiamo necessità di annullare la nomina del responsabile Safeguarding precedentemente comunicata come possiamo procedere?

Per formalizzare l’annullamento dell’incarico comunicatoci è sufficiente un verbale del Consiglio Direttivo ove si dà atto delle dimissioni o della revoca dell’incarico del responsabile Safeguarding. Il nuovo nominativo dovrà poi essere inserito nel sistema gestionale degli organismi sportivi affilianti, secondo le procedure previste dalla regolamentazione degli organismi sportivi affilianti.

11. I Comitati provinciali/regionali devono ciascuno nominare i propri Safeguarding Officer?

Si come comunicatoci direttamente dal CONI per assicurare piena applicazione ai Principi generali in materia di Safeguarding i Comitati provinciali/regionali dovranno ciascuno nominare i propri Safeguarding Officer.

12. Quali sono gli obblighi e le funzioni del Safeguarding:

  • promuovere la corretta applicazione del Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati della AICS nell’ambito dell’Ente
  • Svolge funzioni di vigilanza circa l’adozione dei modelli e dei codici di condotta, nonché di collettore di eventuali segnalazioni di condotte rilevanti ai fini delle politiche di safeguarding, potendo svolgere anche funzioni ispettive.
  • valutare annualmente l’adeguatezza dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta nell’ambito del proprio sodalizio, sviluppando e attuando un piano d’azione basato su tale valutazione per risolvere le criticità riscontrate; 
  • adottare le opportune iniziative, anche con carattere d’urgenza, per prevenire e contrastare nell’ambito del proprio sodalizio ogni forma di abuso, violenza e discriminazione, nonché qualsiasi iniziativa di sensibilizzazione che ritenga utile e opportuna;
  • È tenuto a sensibilizzazione i membri dell’ASSOCIAZIONE sulle questioni di safeguarding e sarà tenuto a collaborare con le autorità competenti
  • Deve definire e pubblicizzare i canali di comunicazione chiari per i membri dell’associazione sportiva per segnalare casi di abuso o maltrattamento e stabilire le procedure per la registrazione e la gestione delle segnalazioni ricevute.
  • segnalare al Safeguarding Officer della AICS eventuali condotte rilevanti e fornire allo stesso ogni informazione o documentazione richiesta; 
  • rispettare gli obblighi di riservatezza imposti dai Regolamenti AICS; 
  • partecipare all’attività formativa organizzata dalla AICS. 

Ufficio Segreteria – Sefeguarding Officer AiCS

Direzione Nazionale
Via Barberini, 68 – 00187 Roma
Email: safeguardingofficer@aics.it