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Il lavoro come “valore sociale”, come “bene comune”, capace di mettere al persona al centro. Il lavoro come “coesione sociale”. Che sia pagato il giusto e che sia, soprattutto, sicuro, facendo leva su leggi che già esistono e un maggiore senso di responsabilità dei corpi intermedi: i tanti portatori di saperi e di interessi attorno ai quali si decidono politiche del lavoro e relativi contratti. Sta qui il cuore del saluto di Renato Brunetta, presidente CNEL, alla cerimonia di insediamento della XI Consiliatura del Consiglio nazionale Economia e Lavoro di cui anche il presidente di AiCS Bruno Molea fa parte, eletto come rappresentante del Terzo Settore. L’insediamento è avvenuto alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Il lavoro di cui parla la nostra Costituzione è un lavoro pagato il giusto, un lavoro dignitoso e, soprattutto, un lavoro sicuro – ha detto Brunetta in apertura di lavori -.  ‘Lavorare non è morire. Se oggi il problema della sicurezza sul lavoro non è più quello delle buone leggi, che abbiamo, ma della loro effettiva applicazione, allora questo è compito di tutti, a partire dai corpi intermedi”.

“Il lavoro – ha ribadito Brunetta – non è una merce, non è un fattore produttivo come tutti gli altri. Il lavoro è valore sociale, capitale sociale, progetto di crescita, partecipazione, fattore di emancipazione, giustizia e benessere per tutti. Il lavoro come bene comune, con al centro la persona che, in quanto tale, si realizza nella relazione comunitaria con le altre persone“, ha aggiunto.  “È in questa stagione che la tutela e la dignità del lavoro, il giusto salario, il sistema di previdenza e assistenza più in generale, il concetto di bene comune si affermano come obiettivi e valori di una costituzione materiale, di cui si rinviene traccia già nel Codice di Camaldoli del 1943, e che avranno nella “Carta” la loro piena legittimazione”, ha detto.

Al Cnel il compito “di offrire ai decisori politici e, più ingenerale, al dibattito pubblico, elementi condivisi di analisi e di proposta: è questa la bussola di un’azione politica competente, seria e responsabile” ha aggiunto Brunetta.  “Questo incarico conferma, anche, la centralità del nostro archivio dei contratti collettivi. Un corpo vivente, specchio della ricchezza delle nostre relazioni industriali: una bellissima ‘selva selvaggia’ fatta di storie, culture materiali e conflitto, complessità, interessi e sensibilità settoriali”, ha concluso.

QUI IL COMMENTO E LE FOTO NEL POST DEL PRESIDENTE AiCS E FICTUS, BRUNO MOLEA
(Nella foto di copertina, con Vincenzo Falabella presidente di FISH Onlus, e Mimmo Pantaleo, presidente AUSER) 

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