Tutto quello che c’è da sapere

Il nuovo mansionario di lavoro sportivo

di Alessio Silvestri e Luigi Silvestri

Sul sito del Dipartimento per lo Sport è stato pubblicato l’elenco contenente le ulteriori mansioni dei lavoratori sportivi tesserati, in aggiunta rispetto a quelle indicate nell’art. 25 comma 1 del Dlgs n.36/2021 (atleta, allenatore, istruttore, direttore tecnico, direttore sportivo, preparatore atletico e direttore di gara), che, sulla base dei regolamenti delle Federazioni sportive nazionali e delle DSA, necessarie per lo svolgimento di una disciplina sportiva (clicca qui per visionarlo dpcm-mansionario-22-gennaio-2024_signed.pdf (governo.it)).

L’elenco è ripartito per singola Federazione e Disciplina Associata, ma rappresenta un punto di riferimento per TUTTI gli Organismi Sportivi, ivi compresi gli enti di promozione sportiva e le ASD/SSD ad essi affiliati.

Ogni ASD/SSD potrà quindi esaminare, a seconda dello sport esercitato, quali figure rientrano nell’ambito di lavoro sportivo e che pertanto potranno essere contrattualizzate e retribuite secondo i criteri previsti dalla Riforma dello Sport.

E’ importante precisare che, come chiarito dal Dipartimento per lo Sport, si tratta di un primo elenco delle mansioni dei lavoratori sportivi necessarie per lo svolgimento delle singole discipline sportive. E’ probabile quindi che in futuro ci sarà spazio per l’integrazione di nuove mansioni.

Alla luce di questo “ulteriore tassello normativo che va in direzione della piena attuazione della riforma del lavoro sportivo”, riprendendo il virgolettato del Ministro Andrea Abodi, permane ancora qualche dubbio sulla corretta applicazione del nuovo elenco di mansioni sportive.

Basti pensare che rispetto alle 44 Federazioni Sportive Nazionali e 19 Discipline Sportive Nazionali presenti, gli sport ufficialmente riconosciuti sono pari a 102 (suddivisi in addirittura 382 discipline o specialità).
A quale dei vari elenchi delle mansioni di lavoro sportivo potranno quindi attenersi le ASD/SSD che esercitano circa il 40% degli sport riconosciuti?
 L’auspicio è che presto ci saranno chiarimenti ufficiali in merito.

Contratti sportivi, F24 e generazione Uniemens: gestione e caricamento nel RASD – VADEMECUM AiCS

Cosa fare con i compensi sportivi che non superano i 5mila euro annui? Cosa fare con quelli che superano la soglia di esenzione?
Come caricare i contratti nel Registro delle attività sportive dilettantistiche? Come produrre gli F24 e le dichiarazioni Uniemens collegate ai cedolini di paga?
ECCO IL VADEMECUM utile di sintesi di cosa fare nella gestione del lavoro sportivo. La sintesi è a cura del consulente Alessio Silvestri.
Per dubbi o altro, scrivere ad AiCS RISPONDE

SCARICA QUI IL VADEMECUM 

LAVORO SPORTIVO, TUTTE LE FAQ

Il 6 dicembre scorso, in occasione dell’incontro organizzato da Sport e Salute, venne data notizia della imminente pubblicazione di una serie di FAQ in materia di lavoro sportivo da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sul proprio sito istituzionale

Dal giorno 28 dicembre 2023 risultano presenti nell’area apposita del predetto sito 32 F.A.Q. che in parte precisano concetti già noti e più volte oggetto di approfondimento anche da parte dei consulenti AiCS, ma che aiutano a definire meglio alcuni aspetti alla luce dei documenti di prassi emanati dal mese di ottobre.

>>>>CONSULTA LE FAQ QUI<<<<<

Riforma sport e Statuti ASD, proroga a giugno

Nella seduta della Camera del 13 dicembre è stata approvata con fiducia la conversione del Decreto Fiscale di ottobre, dove troviamo due proroghe riguardanti la Riforma dello Sport:

– la proroga dell’adeguamento statutario al 30 giugno 2024 (modifica all’art. 7 comma 1-quater e all’art. 12 comma 2-bis del Dlgs 36/2021) – CONFERMATA L’ESENZIONE DELL’IMPOSTA DI REGISTRO FINO AL 30-06-2024

– la proroga “di fatto” al 30 gennaio 2024 delle comunicazioni al centro per l’impiego riguardanti i direttori, ispettori e ufficiali di gara; “di fatto” poiché la norma elimina le sanzioni in caso di comunicazioni trasmesse entro il predetto termine se riguardanti il periodo luglio-dicembre 2023 (aggiunta del comma 6-quater all’art. 25 del Dlgs 36/2021).

PA e Sport, firmato il decreto: ecco i parametri per i dipendenti pubblici al lavoro in ambito sportivo

Via libera alla nuova disciplina che stabilisce le condizioni alle quali le pubbliche amministrazioni possono autorizzare i propri dipendenti allo svolgimento di lavoro sportivo, in attuazione del decreto legislativo 29 agosto 2023, n. 120 che ha integrato la cosiddetta Riforma dello Sport. È stato firmato infatti dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, il decreto ministeriale con cui vengono fissati i parametri per la gestione delle richieste dei dipendenti pubblici che intendano lavorare nello sport a titolo oneroso. continua QUI

La Riforma dello Sport dopo il decreto correttivo 120/2023: Sintesi delle novità

di Luigi Silvestri, Pier Luigi Ferrenti, Alessio Silvestri

Con la pubblicazione nella G.U. del 4/9/2023 del decreto legislativo 120/2023 ,è entrato in vigore il secondo correttiva alla Riforma dello Sport, articolata ,come ben noto, in cinque decreti emanati nel 2021. In questa breve sintesi, focalizzeremo la nostra attenzione sulle più importanti novità apportate dal secondo correttivo ai decreti legislativi 36/2021 e 39/2021, evidenziando la normativa in vigore dal 5 settembre 2023, articolata per punti di maggiore interesse per il mondo sportivo dilettantistico.

Seguiranno approfondimenti specifici per i singoli punti evidenziati, con l’avvertenza che molte materie debbono essere ancora oggetto di ulteriori chiarimenti interpretativi, anche da parte degli enti competenti.

Per quanto riguarda gli obblighi previdenziali e assistenziali e i limiti entro quali le prestazioni di lavoro sportivo e le collaborazioni amministrativo gestionali sono esenti dai suddetti obblighi, si rimanda a quanto a suo tempo già comunicato, non essendo in merito intervenute variazioni.

Lavoro sportivo, guida pratica per la gestione attraverso il RASD – REGISTRO delle attività sportive dilettantistiche

Il Dipartimento Sport del Governo ha pubblicato e diramato il vademecum per la Gestione dei lavoratori sportivi attraverso il Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche.

Il manuale è una guida pratica per la gestione della nuova figura introdotta dalla riforma del lavoro sportivo, attraverso la piattaforma del RASD, e riguarda la gestione di tutti i lavoratori sportivi degli enti sportivi dilettantistici (di seguito ESD) e degli Organismi sportivi tra cui AiCS, descrivendone, tra l’altro, il contesto normativo, la tipologia dei lavoratori coinvolti, gli adempimenti di legge previsti per i datori di lavoro.

La guida precisa che, ad oggi, sono in corso interlocuzioni tra le Amministrazioni coinvolte circa le modalità di attuazione degli adempimenti introdotto con decreto legislativo del 19 agosto 2023, n.120 (cd. “correttivo-bis”); pertanto, il  vademecum sarà soggetto ad aggiornamenti che verranno prontamente comunicati agli organismi sportivi.

VADEMECUM LAVORATORI SPORTIVI

Comitati AiCS: sul Registro attività sportive un’area dedicata e la possibilità di caricare autonomamente i contratti  – SCARICA LA GUIDA

Ora, anche i comitati AiCS possono avere un’area dedicata sul Registro delle attività sportive dilettantistiche: questo concederà loro l’opportunità di caricare autonomamente i contratti di lavoro sportivo. Per la creazione dell’area e la sua gestione, è da oggi disponibile una Guida semplice ma dettagliata, CONSULTABILE QUI

Il vademecum costituisce una guida pratica per la gestione attraverso la piattaforma del Registro nazionale dei comitati (es: regionali, provinciali) di tutti gli organismi sportivi, compresa AiCS.

Il sistema prevede due famiglie di Comitati:

  • i comitati che sono organi che sono parte dell’Ente, senza una posizione giuridica autonoma. Per questi i dati anagrafici del datore di lavoro saranno quelli dell’Ente, compreso quello del legale rappresentante, in quanto operano quali delegati. Questa famiglia di Comitati è caratterizzata dall’avere il codice Fiscale identico a quello dell’Ente di riferimento.
  • i comitati che hanno una posizione giuridica autonoma (ossia in possesso di codice fiscale diverso dall’Ente principale), avranno dati anagrafici e quelli del Legale rappresentante diversi da quelli dell’Ente di riferimento.

La funzionalità è suddivisa in due parti:

1) Creazione di un comitato di un organismo

2) Accesso del comitato

3) Funzionalità profilo comitato.