
Carriera agonistica
Fraser debuttĂ² giovanissima sulla scena internazionale e, a soli 19 anni, si impose come protagonista assoluta ai Giochi Olimpici di Melbourne 1956. Nel corso della sua carriera sviluppĂ² uno stile potente e molto efficace, che la rese quasi imbattibile nella sua distanza preferita, i 100 metri stile libero.
Palmarès olimpico
Melbourne 1956:
Oro nei 100 m stile libero.
Oro nella staffetta 4×100 m stile libero.
Argento nei 400 m stile libero.
Roma 1960:
Oro nei 100 m stile libero.
Argento nei 400 m stile libero.
Argento nella 4×100 m stile libero.
Tokyo 1964:
Oro nei 100 m stile libero (terzo consecutivo, primato storico per una donna).
Argento nella 4×100 m stile libero.
In totale Fraser conquistĂ² 4 ori olimpici e 4 argenti, diventando una delle atlete piĂ¹ decorate della sua epoca.
Record
Prima donna a nuotare i 100 m stile libero sotto il minuto (59,9 secondi nel 1962).
Mantenne il record mondiale della distanza per ben 15 anni (1956-1971).
Carattere e controversie
Fraser era conosciuta per il suo temperamento ribelle e indipendente. Non amava sottostare rigidamente alle regole delle federazioni, spesso entrando in conflitto con i dirigenti sportivi australiani.
Un episodio curioso e rimasto nella storia avvenne durante i Giochi di Tokyo 1964, quando fu accusata di aver rubato una bandiera olimpica come “souvenir”: un gesto che le costĂ² una squalifica di dieci anni, di fatto ponendo fine prematuramente alla sua carriera internazionale.
Vita dopo lo sport
Dopo il ritiro, Dawn Fraser rimase una figura pubblica molto amata in Australia.
Scrisse autobiografie e partecipĂ² a programmi televisivi.
EntrĂ² anche in politica: fu eletta membro del parlamento del New South Wales tra il 1988 e il 1991.
Ha gestito un’attività commerciale e si è impegnata in numerose campagne sociali e benefiche.
Ăˆ stata insignita di molte onorificenze, tra cui:
Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico (MBE) nel 1967.
Australian of the Year nel 1964.
Membro dell’International Swimming Hall of Fame nel 1965.
Inserita nella lista degli Australian Living Treasures.
EreditĂ sportiva
Dawn Fraser è ricordata come una pioniera del nuoto femminile e come simbolo dello sport australiano. La sua capacità di dominare per tre edizioni olimpiche consecutive i 100 m stile libero è un primato leggendario, rimasto intatto fino al 2016, quando fu eguagliato da Michael Phelps (ma nel nuoto maschile e in altra specialità ).
Il suo nome è legato non solo alle medaglie e ai record, ma anche alla sua personalitĂ schietta e ribelle, che l’ha resa una delle sportive piĂ¹ iconiche e amate della storia.
Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpico
Fonte foto: Di Ansa – 766bc37dec1c208347e97a75059742ad.jpg on Corriere della Sera newspaper, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=47811948

Carriera agonistica
Fraser debuttĂ² giovanissima sulla scena internazionale e, a soli 19 anni, si impose come protagonista assoluta ai Giochi Olimpici di Melbourne 1956. Nel corso della sua carriera sviluppĂ² uno stile potente e molto efficace, che la rese quasi imbattibile nella sua distanza preferita, i 100 metri stile libero.
Palmarès olimpico
Melbourne 1956:
Oro nei 100 m stile libero.
Oro nella staffetta 4×100 m stile libero.
Argento nei 400 m stile libero.
Roma 1960:
Oro nei 100 m stile libero.
Argento nei 400 m stile libero.
Argento nella 4×100 m stile libero.
Tokyo 1964:
Oro nei 100 m stile libero (terzo consecutivo, primato storico per una donna).
Argento nella 4×100 m stile libero.
In totale Fraser conquistĂ² 4 ori olimpici e 4 argenti, diventando una delle atlete piĂ¹ decorate della sua epoca.
Record
Prima donna a nuotare i 100 m stile libero sotto il minuto (59,9 secondi nel 1962).
Mantenne il record mondiale della distanza per ben 15 anni (1956-1971).
Carattere e controversie
Fraser era conosciuta per il suo temperamento ribelle e indipendente. Non amava sottostare rigidamente alle regole delle federazioni, spesso entrando in conflitto con i dirigenti sportivi australiani.
Un episodio curioso e rimasto nella storia avvenne durante i Giochi di Tokyo 1964, quando fu accusata di aver rubato una bandiera olimpica come “souvenir”: un gesto che le costĂ² una squalifica di dieci anni, di fatto ponendo fine prematuramente alla sua carriera internazionale.
Vita dopo lo sport
Dopo il ritiro, Dawn Fraser rimase una figura pubblica molto amata in Australia.
Scrisse autobiografie e partecipĂ² a programmi televisivi.
EntrĂ² anche in politica: fu eletta membro del parlamento del New South Wales tra il 1988 e il 1991.
Ha gestito un’attività commerciale e si è impegnata in numerose campagne sociali e benefiche.
Ăˆ stata insignita di molte onorificenze, tra cui:
Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico (MBE) nel 1967.
Australian of the Year nel 1964.
Membro dell’International Swimming Hall of Fame nel 1965.
Inserita nella lista degli Australian Living Treasures.
EreditĂ sportiva
Dawn Fraser è ricordata come una pioniera del nuoto femminile e come simbolo dello sport australiano. La sua capacità di dominare per tre edizioni olimpiche consecutive i 100 m stile libero è un primato leggendario, rimasto intatto fino al 2016, quando fu eguagliato da Michael Phelps (ma nel nuoto maschile e in altra specialità ).
Il suo nome è legato non solo alle medaglie e ai record, ma anche alla sua personalitĂ schietta e ribelle, che l’ha resa una delle sportive piĂ¹ iconiche e amate della storia.
Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpico
Fonte foto: Di Ansa – 766bc37dec1c208347e97a75059742ad.jpg on Corriere della Sera newspaper, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=47811948


