Karin Balzer (nata Karin Richert il 5 giugno 1938 a Magdeburgo, Germania – deceduta il 17 dicembre 2019 a Chemnitz) è stata una delle più grandi ostacoliste della storia dell’atletica leggera, rappresentando la Germania Est in quattro edizioni dei Giochi Olimpici e stabilendo numerosi record mondiali.
Carriera Sportiva
Balzer iniziò la sua carriera atletica negli anni ’50, specializzandosi negli 80 metri ostacoli, disciplina in cui raggiunse l’élite mondiale. Partecipò alle Olimpiadi di Roma 1960 senza raggiungere la finale, ma ottenne il suo primo grande successo ai Campionati Europei del 1962, conquistando l’argento.
Il suo trionfo più celebre arrivò alle Olimpiadi di Tokyo 1964, dove vinse la medaglia d’oro negli 80 metri ostacoli con un tempo di 10,5 secondi, eguagliando il record mondiale dell’epoca. Nel 1966, si laureò campionessa europea a Budapest.
Con la transizione della disciplina dagli 80 ai 100 metri ostacoli nel 1969, Balzer continuò a eccellere, stabilendo il primo record mondiale sulla nuova distanza e migliorandolo due volte nello stesso anno. Vinse i Campionati Europei nel 1969 ad Atene e nel 1971 a Helsinki. Alle Olimpiadi di Monaco 1972, nonostante la tragedia personale della perdita del figlio Andreas il giorno prima della finale, conquistò la medaglia di bronzo nei 100 metri ostacoli.
Durante la sua carriera, Balzer stabilì un totale di 37 migliori prestazioni mondiali, inclusi sette record ufficiali, e fu nominata “Sportiva dell’anno” nella Germania Est nel 1971.
Vita Personale e Impegno Etico
Nel 1961, sposò il suo allenatore Karl-Heinz Balzer. Nel 1958, la coppia tentò di fuggire nella Germania Ovest, ma fu costretta a rientrare nella DDR dopo pressioni della Stasi. Dopo il ritiro dalle competizioni nel 1972, Karin e Karl-Heinz lavorarono come allenatori a Lipsia. Nel 1976, si rifiutarono di somministrare steroidi ai loro atleti, opponendosi al sistema di doping di Stato, e furono sospesi dalle attività di coaching. Successivamente, Karin lavorò come insegnante e, dopo la riunificazione tedesca, tornò ad allenare, seguendo anche suo figlio Falk Balzer, anch’egli ostacolista di livello internazionale.
Principali Successi
Oro Olimpico – 80 m ostacoli, Tokyo 1964
Bronzo Olimpico – 100 m ostacoli, Monaco 1972
Campionessa Europea – 80 m ostacoli (1966), 100 m ostacoli (1969, 1971)
7 Record Mondiali – negli 80 m e 100 m ostacoli
11 Titoli Nazionali DDR – tra ostacoli, salto in lungo e pentathlon
Karin Balzer è ricordata non solo per i suoi straordinari successi sportivi, ma anche per il suo coraggio e integrità, opponendosi al doping di Stato e mantenendo alti valori etici nello sport. La sua eredità continua a ispirare atleti e appassionati di atletica in tutto il mondo.
Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpico
Fonte foto: Di Bundesarchiv, Bild 183-B1002-0014-001 / CC-BY-SA 3.0, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5360633
Karin Balzer (nata Karin Richert il 5 giugno 1938 a Magdeburgo, Germania – deceduta il 17 dicembre 2019 a Chemnitz) è stata una delle più grandi ostacoliste della storia dell’atletica leggera, rappresentando la Germania Est in quattro edizioni dei Giochi Olimpici e stabilendo numerosi record mondiali.
Carriera Sportiva
Balzer iniziò la sua carriera atletica negli anni ’50, specializzandosi negli 80 metri ostacoli, disciplina in cui raggiunse l’élite mondiale. Partecipò alle Olimpiadi di Roma 1960 senza raggiungere la finale, ma ottenne il suo primo grande successo ai Campionati Europei del 1962, conquistando l’argento.
Il suo trionfo più celebre arrivò alle Olimpiadi di Tokyo 1964, dove vinse la medaglia d’oro negli 80 metri ostacoli con un tempo di 10,5 secondi, eguagliando il record mondiale dell’epoca. Nel 1966, si laureò campionessa europea a Budapest.
Con la transizione della disciplina dagli 80 ai 100 metri ostacoli nel 1969, Balzer continuò a eccellere, stabilendo il primo record mondiale sulla nuova distanza e migliorandolo due volte nello stesso anno. Vinse i Campionati Europei nel 1969 ad Atene e nel 1971 a Helsinki. Alle Olimpiadi di Monaco 1972, nonostante la tragedia personale della perdita del figlio Andreas il giorno prima della finale, conquistò la medaglia di bronzo nei 100 metri ostacoli.
Durante la sua carriera, Balzer stabilì un totale di 37 migliori prestazioni mondiali, inclusi sette record ufficiali, e fu nominata “Sportiva dell’anno” nella Germania Est nel 1971.
Vita Personale e Impegno Etico
Nel 1961, sposò il suo allenatore Karl-Heinz Balzer. Nel 1958, la coppia tentò di fuggire nella Germania Ovest, ma fu costretta a rientrare nella DDR dopo pressioni della Stasi. Dopo il ritiro dalle competizioni nel 1972, Karin e Karl-Heinz lavorarono come allenatori a Lipsia. Nel 1976, si rifiutarono di somministrare steroidi ai loro atleti, opponendosi al sistema di doping di Stato, e furono sospesi dalle attività di coaching. Successivamente, Karin lavorò come insegnante e, dopo la riunificazione tedesca, tornò ad allenare, seguendo anche suo figlio Falk Balzer, anch’egli ostacolista di livello internazionale.
Principali Successi
Oro Olimpico – 80 m ostacoli, Tokyo 1964
Bronzo Olimpico – 100 m ostacoli, Monaco 1972
Campionessa Europea – 80 m ostacoli (1966), 100 m ostacoli (1969, 1971)
7 Record Mondiali – negli 80 m e 100 m ostacoli
11 Titoli Nazionali DDR – tra ostacoli, salto in lungo e pentathlon
Karin Balzer è ricordata non solo per i suoi straordinari successi sportivi, ma anche per il suo coraggio e integrità, opponendosi al doping di Stato e mantenendo alti valori etici nello sport. La sua eredità continua a ispirare atleti e appassionati di atletica in tutto il mondo.
Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpico
Fonte foto: Di Bundesarchiv, Bild 183-B1002-0014-001 / CC-BY-SA 3.0, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5360633